Trieste, quel biolab protetto che fa sognare “Zio Bill”

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Nelle brume tra le montagne del Carso, a soli quindici minuti dal cuore di Trieste, si scorge un palazzo avvolto nel mistero: è il Centro Internazionale per l’Ingegneria Genetica e la Biotecnologia (ICGEB), situato dal 1987 all’interno della più ampia e nota Area di Ricerca dello Science Park di Padriciano. Questo laboratorio biologico, classificato scientificamente di livello BSL3, è stato creato nel 1983 su iniziativa dell’UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) ma è diventato – nel 1994 – un’Organizzazione Internazionale autonoma, finanziata da personaggi che, quando si parla di esperimenti su virus, sono sempre all’erta.

Ci riferiamo a Bill Gates e al suo entourage, protagonisti di una notizia fresca fresca di giornata: il biolaboratorio triestino è pronto a ricevere una donazione di diversi milioni di dollari dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Il dichiarato obiettivo di questa sovvenzione è quello di “sostenere lo sviluppo di efficaci sistemi di sicurezza efficaci e regolamentazione nel campo delle biotecnologie in Africa”.

Un’Italia, lusingata dai capitali privati stranieri, che lavora bene per tutti

In sintesi, l’Italia sarebbe stata incaricata di gestire la sperimentazione su agenti patogeni – ipoteticamente e, più che probabilmente, letali – allo scopo di assistere il “continente nero”, sebbene le modalità precise di tali sussidi rimangano oscure. Questa scelta, dettata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite di cui ICGEB è partner strategico, è stata naturalmente collegabile sia alla pandemia da Co.Vi.d./19 e all’allegata narrazione: sussiste la necessità di prepararsi per le sfide sanitarie future e di evitare di essere colti impreparati, con l’imperativo di dare aiuto ai Paesi mondiali più fragili.

La filantropia della Fondazione di Bill e Melinda Gates nei confronti dell’ICGEB, inoltre, non è una passione recente: il polo, infatti, oltre a ricevere finanziamenti pubblici dal governo italiano, avrebbe beneficiato della “generosità” di questo influente benefattore americano fin dal lontano 2008, quando ricevette un contributo di ben 3 milioni di dollari per il progetto scientifico “Made in Trieste”, che guardava alle stesse aspirazioni diagnostiche dei virus africani proposte anche quest’anno. Una decisione che, all’epoca, aveva suscitato notevole stupore, in quanto rappresentava la prima occasione in cui un finanziatore esterno dimostrava interesse per il parco scientifico di Trieste – anche se, forse, avrebbero fatto meglio a chiedersi quali fossero le ragioni di tanto interessamento, magari…).

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Perché un polo bioingegneristico autonomo e intoccabile?

Ora, le relazioni tra il centro di ricerca e la Bill & Melinda Gates Foundation continuano a suscitare perplessità, specialmente alla luce del fatto che, dopo l’iniziativa n.66 del governo Draghi datata maggio 2022 (in Gazzetta Ufficiale dopo un mese), il biolab risulta completamente intangibile, con tanto di etichetta di “immune e inviolabile” per legge: gli studiosi che lavorano all’interno dell’area, quindi, non potranno mai e in alcun caso essere né incriminati né arrestati, godendo di una protezione “di giurisdizione per gli atti da essi compiuti in veste ufficiale (parole e scritti compresi)”. E questo, in pratica, significa che nemmeno le forze armate hanno alcun potere all’interno del polo ingegneristico.

La presenza di un plesso di sperimentazione biologica così “blindato” ha naturalmente sollevato numerose paure, domande e reazioni, soprattutto alla luce delle voci (smentite dalla dirigenza dell’ICGEB) sui piani di allargamento pensati per l’aggiunta di un laboratorio di livello P4, simile a quello oramai tristemente famoso di Wuhan. I cittadini, comunque, al momento stanno organizzando delle mobilitazioni, per manifestare – non solo a Trieste – sia contro l’assenso politico dato alla presenza di tali enti sia, soprattutto, contro le loro dichiarate (o non) missioni.

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Fonti online:

ByoBlu (testata giornalistica ed emittente televisiva nazionale; articolo di Arianna Graziato del 15 marzo 2023), sito dell’ICGEB, sito dell’AREA Science Park, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sito dell’UNIDO, sito di Francesco Amodeo, sito delle Nazioni Unite (sezione Archivio Trattati), Il Piccolo, The Lancet, Gazzetta Ufficiale, Petizioni.com.

Canale Telegram: Insieme Liberi.

Canali YouTube: TRIESTE News, CEDAD – CEntro di Fisica applicata e Datazione.

Antonio Quarta

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Il Corriere Nazionale

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