La mancanza di acqua sarà uno dei maggiori fattori di impatto su persone, abitudini , stili di vita e attività lavorative

Attualità & Cronaca

Di

Oggi è la giornata mondiale dell’acqua istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, a seguito della Conferenza di Rio e festeggiata, per la prima volta nel 1993.

 Osserviamo che il grande problema dell’acqua non sembra essere recepito e trattato , a livello delle istituzioni pubbliche con quella radicalità e rigore che le è dovuto soprattutto , per l’azione del combinato disposto cambiamenti climatici- popolazione mondiale di 8,5 miliardi di persone al 2030. Sembra che la citazione celebre di Adam Smith ,  filosofo e poi “ creatore” dell’economia classica , nel suo “ Ricerche sopra la natura e le cause della ricchezza delle nazioni del 1776 “ , “ nulla è più utile dell’acqua, ma difficilmente essa serve ad acquistare qualche cosa , perché nulla o quasi si può ottenere in cambio dell’acqua” , si è radicata nelle classi dirigenti e resiste immutata.

 Acqua come prezioso capitale naturale ,ma senza valore economico.

Questa concezione che i capitali della Natura sono gratuiti e inesauribili impregna ancora oggi , certo in forma meno intensa il pensiero economico dominante attraverso il quale il rischio climatico è diventato rischio sociale, economico, ambientale , istituzionale.

 A onore del vero anche Ricardo nei Principi dell’economia politica scriveva “In base ai principi comuni della domanda e dell’offerta. Nulla può essere dato per l’uso dell’aria e dell’acqua o di quale che sia altro dono della natura, di cui esiste una quantità illimitata”.

Le affermazioni di Smith e Ricardo erano vere nel loro tempo,  quando gli abitanti della Terra erano meno di un miliardo e l’economia di dimensioni di molto inferiore , a quella attuale prevalentemente agricola.

 Nel 1950 il PIL era di 6700 miliardi di dollari , dieci anni dopo 10.700 miliardi di dollari , nel 1970 , 17.500 mld di $, nel 2000 40600 mld $ oggi 96.510 miliardi di $. Una crescita incredibile.

 Contestualmente si è generata la convinzione , che la storia dell’umanità potesse evolvere indipendentemente dalla natura tanto,  che  la nostra epoca è chiamata l’Antropocene .

IL paradosso oggi è che sulla Terra l’acqua copre il 70% della superfice ce ne sarebbe ,in abbondanza tanto che ogni abitante ne avrebbe a disposizione 18.000 litri al giorno , ma come media .

Infatti 2 miliardi di persone non hanno accessibilità all’acqua e la causa primaria è l’uomo ,che attraverso il sistema economico ha consentito a pochi di averne tanta e molto , ma molto poco a molti.

Un problema di disuguaglianza nella distribuzione dell’acqua.

Sulla disponibilità poi dell’acqua grava il cambiamento climatico, che sta svolgendo una funzione redistributiva della risorsa acqua. Negli USA consumano 425 litri do acqua al giorno a persona e in Madagascar 10 litri.

 Un fatto deve essere chiaro : l’acqua scarsa è un problema locale e non globale, quindi interventi mirati sulle infrastrutture, sulla depurazione, sulla cultura del risparmio.

L’acqua è una risorsa preziosa , non infinita anzi supersfruttata, la cui irrazionale gestione crea disuguaglianze, squilibri, povertà e vere e proprie guerre.

Attenzione ! Vietato pensare che l’acqua   sia lontano, e  riguardi altri popoli,  altri territori.

L’accesso continuo all’acqua sicura in quantità sufficiente a garantire le nostre attività quotidiane è ormai un grande problema  anche in molti territori  del nostro paese. IL combinato disposto , pessima gestione delle reti idriche, crisi climatica, riduzione delle precipitazioni distribuite con intensificazione degli eventi estremi , che portano a inondazioni disastrose ,ma non aiutano a rimpinguare le riserve, sfruttamento poco sostenibile dei corsi d’acqua e inquinamento di falde porta a una forte indisponibilità di acqua in intere zone d’Italia,  con evidenti impatti negativi non solo sulle attività economiche ma anche e soprattutto sulla vita quotidiana delle persone.

Ogni anno il World Water Assesment Programma nella giornata mondiale dedicata all’acqua fornisce dati e ,approfondimenti dedicati all’acqua.

Inoltre il   Water Grabbing Observatory , o accaparramento dell’acqua, si riferisce a situazioni in cui soggetti  potenti sono, in grado di prendere il controllo  risorse idriche preziose, sottraendole a comunità locali o intere nazioni.

IL diritto universale all’acqua si trasforma in bene privato o controllato da chi detiene il potere per cui bisogna negoziare ed essere disposti a pagare.

Il water grabbing rappresenta quindi uno dei processi più diffusi di violazione dei diritti umani e sociali, di appropriazione e depauperamento delle risorse idriche e naturali.

Il diritto all’accesso all’acqua, all’ambiente e ai beni comuni sono però diritti universali e inderogabili.

Il contrasto a politiche economiche che limitano questi diritti passa per l’informazione dei cittadini, attraverso un’azione combinata tra ricerca scientifica, e divulgazione.

La crisi idrica e il cambiamento climatico dovrebbero indurre a modificare quella visione  dominante della cultura della crescita economica ,che costituisce ancora la convinzione indiscussa di tanti politici, ministri delle finanze, banchieri centrali, mercati azionari , centri commerciali e in genere imprese.

Crescita ossia economia più grande non è sinonimo di sviluppo ossia economia migliore e la quintuplicazione della produzione negli ultimi 120 anni ha provocato degrado ambientale e l’aggravarsi di una diffusa povertà di massa.

Osservo che si valuta la ricchezza di un paese attraverso l’indicatore economico del PIL ,che però non permette di stimare il valore delle perdite di patrimonio naturale anche ,a causa della impossibilità di attribuzione di un prezzo a beni come l’aria , l’acqua , la biodiversità.

Ora una risposta la abbiamo ed è “ marcata” italiana.

 IL più prestigioso dei premi , il “ Stockholm  Water Prize noto come Nobel dell’Acqua è stato assegnato quest’anno a un grande studioso il Prof. Rinaldo per i suoi studi sul rapporto tra acqua , salute e comunità.

IL Prof Rinaldo ha dato un grande contributo agli studi di ecoidrologia ,che attribuiscono una valutazione quantitativa , quindi un prezzo ad aria, acqua, suolo , biodiversità garantiti dagli ecosistemi naturali. Obiettivo che sembrava impossibile.

Servizi ecosistemici sono quei benefici diffusi gratuitamente ai viventi da parte della Natura come , la disponibilità di prodotti alimentari, la respirabilità dell’aria e persino la bellezza dei paesaggi.

Urge una concezione economica, che continua a  ragionare  sulla natura del valore  più che sul valore della Natura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube