Per superare il silenzio con la LIS

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La traduzione in italiano di una prestigiosa Grammatica della Lingua Italiana dei Segni (LIS) e i finanziamenti per superare il silenzio e l’isolamento di persone affette da sordità o ipoacusia.

Nei secoli scorsi era prevalso il metodo dell’oralismo, che consisteva nel leggere sui movimenti delle labbra le parole pronunciate, non udibili per chi soffre di sordità o ipoacusia. In seguito prevalsero e si diffusero le lingue dei segni. Un linguaggio universale che parla senza parole, o meglio fa si che parole e suoni arrivino attraverso i gesti armoniosi delle mani.

Nel 2020 si ha finalmente la pubblicazione della Grammatica della Lingua Italiana dei Segni (LIS), le cui proprietà erano rinvenibili in precedenza solo su riviste specializzate o tramite la tradizione orale. Progettata per studenti, docenti, interpreti, per la comunità sorda, per ricercatori, linguisti e per chiunque abbia interesse al suo studio, parte di SIGN-HUB, un progetto dalla durata quadriennale (2016-2020), i cui fondi sono stati concessi dalla Commissione europea all’interno del programma Horizon 2020, si pone gli obiettivi di custodire e diffondere il patrimonio linguistico, storico e culturale delle comunità sorde segnanti europee, attraverso una risorsa digitale.

Il progetto ha visto la partecipazione di sette lingue dei segni: tedesca, catalana, spagnola, italiana, olandese, turca e francese ed è stato precursore del riconoscimento alla LIS dello statuto di lingua naturale. Nel 2021 con l’approvazione del Decreto Sostegni «la Repubblica italiana riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST)». La grammatica, inizialmente scritta in inglese, come richiesto dall’Unione Europea, nel 2022 è stata pubblicata in italiano, con un parziale contributo del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari Venezia

Notevole l’obiettivo raggiunto, tuttavia sono ancora rilevanti le difficoltà che incontrano i non udenti nell’interazione e nell’essere compresi, perché anche in un mondo silenzioso albergano bellezza, emozioni e laboriosità. La laboriosità può essere espressa attraverso l’impegno nel mondo del lavoro, nell’istruzione, nella creazione artistica e nell’interazione sociale.  Tuttavia la nostra società spesso è scarsamente inclusiva, occorre un’educazione più estesa all’uso della lingua dei segni, con la creazione di più ampi spazi di comunicazione accessibili ai non udenti, servizi di interpretariato in LIS e in LIST e di sottotitolazione.

Il “Bilancio di previsione dello Stato italiano per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025” include il programma 24.5 – Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio, con l’obiettivo strategico dell’Inclusione delle persone sorde e con ipoacusia. Pari a 6 milioni di Euro, per ogni anno nel triennio dal 2023 al 2025, il finanziamento per il riconoscimento della LIS e per l’inclusione delle persone con disabilità uditiva. I criteri e le modalità per l’utilizzazione delle risorse del Fondo relativo sono stabiliti con decreto.

Obiettivi: tra gli altri la promozione di progetti di informazione, per la conoscenza e la promozione della cultura della comunità sorda in Italia, per la diffusione dei servizi di interpretariato, compresi anche i servizi medici e di emergenza. Si è parlato anche della realizzazione di una applicazione informatica per consentire di comunicare in LIS durante un’emergenza medica.

A dicembre scorso la regione Puglia ha approvato il Programma per le politiche di inclusione sociale e integrazione scolastica delle persone con disabilità uditive e per l’abbattimento delle barriere comunicative, quindi una convenzione tra Regione Puglia e l’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi (ENS) Puglia.

Quattro macro azioni per una spesa totale pari a 300 mila euro (233 mila euro per gli interventi di competenza della Sezione Benessere Sociale, Innovazione e Sussidiarietà e 67 mila euro per la Sezione Istruzione e Università), la realizzazione del programma spetta all’ENS Puglia.

Il progetto prevede, tra gli altri interventi, la realizzazione del Servizio di interpretariato LIS, sia in presenza che mediante accompagnamento presso privati o uffici della Pubblica amministrazione. Coordinato dal Consiglio Regionale ENS Puglia, la fruizione si avrà su richiesta.

Prevista anche la realizzazione del Servizio di interpretariato LIS a distanza, mediante l’utilizzo di una piattaforma tecnologica, che consentirà di scegliere di contattare direttamente la persona udente tramite un’app, la piattaforma gestirà automaticamente l’assegnazione ed il collegamento dell’interprete LIS. Premesse per un ambiente sociale aperto e depurato da comportamenti discriminatori o dagli stereotipi nei confronti dei non udenti, dannosi per la loro autostima?

Previste anche un’azione di sensibilizzazione e di formazione di base alla LIS rivolta ai genitori o ai familiari di bambini e ragazzi non udenti inseriti nelle scuole, un’azione per promuoverne l’inclusione, il diritto allo studio, al fine di evitare l’isolamento migliorandone l’autonomia comunicativa nel contesto scolastico, anche se stranieri, rendendo pertanto più accessibili i contesti di apprendimento.

Recente anche l’annuncio che arriva dalla Regione Puglia: la LIS sarà materia di studio nella scuola secondaria di primo grado.

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