Macron e Brigitte nel cantiere di Notre Dame che risorge

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Il presidente francese e la moglie, casco di protezione in testa, hanno visitato la cattedrale ancora nel pieno dei lavori di restauro, dopo il devastante incendio di quattro anni fa. All’esterno, nuove proteste contro la riforma delle pensioni

© Sarah Meyssonier/ AFP – Brigitte ed Emmanuel Macron a Notre-Dame

AGI – Accompagnato dalla moglie, Brigitte, il presidente Emmanuel Macron ha visitato il cantiere della cattedrale Notre-Dame alla vigilia del quarto anniversario del devastante incendio, in un contesto di protesta sociale sulla riforma delle pensioni. Poco prima del suo arrivo sull’Ile de la Cité, le forze di sicurezza hanno fatto evacuare il sagrato dove erano radunati manifestanti e rappresentanti sindacali che hanno esibito striscioni rivendicando “Pensioni a 60 anni”, contro la riforma delle pensioni, e in attesa del verdetto della Corte costituzionale, oggi alle 18.

Casco di protezione in testa, la coppia presidenziale è stata accolta dal generale Jean-Louis Georgelin, direttore del restauro, che ha spiegato che “ogni giorno circa mille persone lavorano” alla ricostruzione di Notre-Dame. “Sono quattro anni che combattiamo questa lotta per il restauro totale entro cinque anni e penso di potervi dire oggi che ci riusciremo, davvero”, ha affermato Georgelin, presidente dell’istituzione pubblica responsabile della conservazione e restauro della cattedrale.

Obiettivo: riaprire entro fine 2024

“È incredibile”, ha commentato Macron, camminando nel deambulatorio per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Non ha potuto avere accesso al tetto della navata, ma è salito a vedere lo “sgabello” che da fine mese supporterà la nuova guglia. “Tengo a ringraziarvi”, ha aggiunto il titolare dell’Eliseo, che all’indomani dell’incendio del 15 aprile 2019 aveva lanciato la sfida di ricostruire l’edificio religioso in cinque anni, per riaprirlo entro fine 2024.

Durante la sua passeggiata nella navata, Macron si è intrattenuto con degli operai del cantiere, di cui uno di loro ha assicurato che “non molliamo”. Un’affermazione servita su un piatto d’argento, alla quale il capo dello Stato ha risposto che “Non mollare è il mio motto. Mantenere la rotta è il mio motto”. Una battuta, commentano i media, non di poco conto nel contesto dei dibattiti sulla controversa riforma delle pensioni.

“È quando stabilisci un traguardo con un’ambizione che fai muovere le cose”, ha detto da Notre-Dame, complimentandosi per i progressi sul cantiere.

Un presidente sempre più impopolare

Ancora una volta Macron ha colto l’occasione per presentarsi come un presidente che non si tira indietro e assume le sue scelte, del resto come aveva già abbozzato durante la sua ultima intervista a TF1 e France 2, durante la quale ha assicurato di essere “pronto a far fronte all’impopolarità”.

In effetti, secondo gli ultimi sondaggi, da inizio anno Macron ha perso 10 punti di opinione favorevole (28%), il suo punteggio piuùbasso da maggio 2019, raggiungendo livelli di malcontento pari ai peggiori degli anni delle presidenze Chirac e Sarkozy. Ad aprile la popolarità della diretta rivale, la leader di estrema destra Marine Le Pen, è invece al livello più alto.

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