Sono 84 i comuni della regione chiamati a eleggere una nuova amministrazione. Molti i primi cittadini che tentano il bis. Non ci saranno test politici di ampio respiro
AGI – Pezzi di società civile, ma soprattutto ex sindaci, in alcuni casi coinvolti in vicende giudiziarie. In Campania, dove sono 84 i comuni chiamati alle urne e circa 730.000 gli elettori, la presentazione delle liste fa entrare nel vivo la competizione elettorale per le amministrative. Nessun capoluogo di provincia è coinvolto nelle Comunali, ma sono diversi i centri della regione cruciali anche per sperimentare la tenuta di intese nazionali. In provincia di Napoli sono 18 i comuni al voto, 11 dei quali contano più di 15.000 abitanti.
A cominciare da Torre del Greco, la città più popolosa in questa tornata elettorale, con i suoi 80.762 residenti. Qui 5 i candidati e 27 le liste, con l’uscente Giovanni Palomba che non si ricandida perché coinvolto in due procedimenti giudiziari; Ciro Borriello, anche lui ex sindaco dal 2007 al 2012 e dal 2014 al 2017, arrestato per tangenti e ancora a processo, ci riprova con FI, Udc e 6 liste civiche, ma senza FdI. Segue Marano, dove le elezioni arrivano per lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose nel giugno 2021, per la seconda volta in pochi anni: otto i candidati a sindaco.
C’è poi Pomigliano D’Arco, ex città laboratorio dell’alleanza Pd-M5s, naufragata dopo due anni e mezzo, che schiera il candidato più anziano, Raffaele Russo, Lello per gli amici, 83 anni e già 6 mandati come primo cittadino, con 10 liste civiche ‘riformiste’ nelle quali c’è l’ex segretario del Pd Eduardo Riccio, tra coloro che hanno provocato lo scioglimento del consiglio per dimissioni di 13 consiglieri, e Salvatore Esposito, ex assessore ed ex fedelissimo dell’ex ministro Luigi Di Maio, nonché FI (“A Pomigliano Forza Italia è presente nella coalizione con Lello Russo all’interno della lista Forza Pomigliano”, mette nero su bianco il coordinatore regionale azzurro in Campania Fulvio Martusciello).
A Pomigliano, inoltre, non ci sono liste Pd e nemmeno M5s. Altro ‘nodo’ interessante è quello di Quarto, dove sono in 5 gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino, compreso quello uscente Antonio Sabino, sostenuto da Pd e M5s.
Tra gli altri, torna a correre anche Rosa Capozzi, espulsa dal Movimento 5 stella della prima ora per il coinvolgimento di alcuni componenti della sua maggioranza in una vicenda giudiziaria; con il candidato Massimo Giarrusso, ancora, è capolista di una lista a sostegno l’ex calciatore del Napoli Salvatore Bagni.
Nella provincia partenopea andranno al voto anche Boscoreale, Qualiano, Ottaviano, Forio, Grumo Nevano, Cercola e Palma Campania, Pollena Trocchia, Cicciano, Sant’Agnello, Casamicciola Terme (piccolo comune ischitano alla ribalta per la frana che ha spazzato 12 vite, dove corre Giosi Ferrandino eurodeputato passato da Pd ad Azione, già sindaco nel 2022, travolto dall’inchiesta sulla metanizzazione dell’isola che lo vide arrestato e assolto), Cimitile, San Vitaliano e Scisciano.
Le sfide nei piccoli comuni
Piccoli centri al voto anche in provincia di Avellino. Sono 17 i comuni irpini che rinnoveranno i loro consigli, tutti sotto le 15.000 anime (Mugnano del Cardinale, Sant’Angelo Dei Lombardi, Caposele, Volturara Irpina, Vallata, Marzano di Nola, Casalbore, Summonte, Aquilonia, San Potito Ultra, Nusco, Lapio, Conza della Campania, Torre Le Nocelle, Rocca San Felice, Greci e Cairano), ma vi spicca Nusco, dove c’è in ballo la successione a Ciriaco De Mita, eletto per due mandati e da poco scomparso, e corrono in tre: Francesco Biancaniello, Antonio Iuliano e Gianfranco Marino; nonché Cairano, che vanta il singolare record di 5 aspiranti alla carica per 274 abitanti.
In provincia di Benevento, le urne saranno aperte solo in 14 comuni e tutti sotto i 15.000 abitanti: Montesarchio, Morcone, San Salvatore Telesino, Ceppaloni, San Leucio del Sannio, Vitulano, Ponte, Frasso Telesino, Pontelandolfo, Bucciano, San Lorenzo Maggiore, Castelpagano, Arpaise e San Lupo.
In provincia di Caserta sono 15 i sindaci da eleggere, di cui 5 tra le città che potrebbero aver bisogno del turno di ballottaggio: Marcianise, Maddaloni, Orta di Atella, San Felice a Cancello e Lusciano. Tra i centri più piccoli Vitulazio, Alife, Cancello ed Arnone, Caiazzo, Riardo, Sant’Angelo d’Alife, Galluccio, Presenzano, Raviscanina e Letino.
Sono 20, invece, i comuni della provincia di Salerno chiamati alle urne. Oltre a Scafati, Pontecagnano Faiano e Campagna, i più popolosi, voteranno i cittadini di Montecorvino Rovella, Pellezzano, Olevano sul Tusciano, San Gregorio Magno, San Mango Piemonte, Atena Lucana, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Roccagloriosa, Scala, Castelcivita, Calvanico, Aquara, Laviano, Giungano, Perito e Romagnano al Monte, 341 votanti su una popolazione totale di 375 anime e 3 aspiranti sindaco.
A Scafati, Pasquale Aliberti è di nuovo in campo, dopo una complessa e lunga vicenda giudiziaria conclusa con assoluzioni e prescrizioni, sostenuto da Lega e FI mentre FdI gli preferisce Cristoforo Salvati; Pd e M5s portano invece Michele Grimaldi.