Ita a un passo dall’ingresso nel gruppo Lufthansa

Economia & Finanza

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Il 24 aprile scadrà il termine per la cessione del 40% delle quote Ita Airways. L’importo in ballo oscilla tra i 250 e i 300 milioni di euro e il ministro dell’Economia si è detto ottimista sull’esito della trattativa che conduce il Mef

di Andrea Managò

© Nicolas Economou / NurPhoto / Afp
– Un aereo della Ita Airways

AGI – La trattativa tra il Mef e Lufthansa per la cessione del 40% delle quote di Ita Airways, primo passo verso la privatizzazione della compagnia di bandiera, si appresta alle battute finali. Lunedì 24 aprile scade il termine per il dialogo in esclusiva tra il Tesoro – titolare del 100% dell’ex Alitalia – e il colosso aereo tedesco.

L’annuncio sull’esito finale della trattativa, a quanto filtra, potrebbe arrivare qualche giorno dopo, complice anche la festività del 25 aprile, o al massimo entro i primi giorni di maggio. In settimana è trapelato comunque ottimismo sul possibile esito positivo della transazione, si tratterebbe sui dettagli finali con un prezzo che potrebbe oscillare tra i 250 e i 300 milioni di euro. Ieri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è detto ottimista: “Credo con Lufthansa la trattativa sia molto avanzata, certo è una trattativa complessa, con tante variabili, penso di poter dire che a giorni avremo un esito, spero favorevole”.

Per il ceo di Ita Airways “Operazione definita”

Mentre il presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi, nei giorni precedenti si era spinto oltre: “L’operazione nella sua struttura è definita, poi il fatto che qualcuno la vuole cambiare di una virgola fa parte di una negoziazione. Il percorso è avviato”.

A fine marzo il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, è volato a Roma per un vertice al Mef con il ministro Giorgetti. Nel corso dell’incontro è stato illustrato il piano industriale condiviso tra i due vettori, che determinerà in termini di flotta, network e obiettivi strategici lo sviluppo di Ita.

Nel 2022, intanto, Ita ha registrato una perdita netta di 486 milioni di euro su cui però “l’effetto del deterioramento dello scenario macroeconomico ha inciso per oltre 280 milioni di euro”. A pesare sui conti è stato soprattutto il rincaro del costo del carburante. I ricavi invece segnano 1,576 miliardi di euro, con oltre 400 milioni in cassa.

Dopo un anno e mezzo di attività, la compagnia nata dalle ceneri di Alitalia potrebbe entrerebbe a breve nell’orbita del terzo gruppo al mondo dell’aviazione civile, il più grande in Europa, che attualmente ha nel suo portafoglio diversi operatori nord europei: Austrian, Swiss, Brussels Airlines ed Eurowings.

L’espansione in Europa di Lufthansa

Con ambizione di estendersi ancora. In settimana, durante un bilaterale a Lisbona, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro portoghese Antonio Costa hanno aperto nuovamente al possibile ingresso di Lufthansa nella compagnia lusitana Tap. A dicembre scorso il governo italiano, tramite un decreto, ha chiesto un compratore “in grado di acquisire una partecipazione iniziale nella società” che sia “di entità tale da confermare la serietà dell’impegno”, in vista di detenere successivamente il “controllo o la maggioranza del capitale”.

La dismissione della partecipazione statale potrà essere realizzata anche “in più fasi”, fermo restando “il riconoscimento” al Mef di “adeguati poteri” per poter vigilare sul piano industriale. Cinque mesi dopo l’operazione appare vicina alla conclusione, salvo sorprese o imprevisti dell’ultima ora.

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