Roma, la Giornata Mondiale della Terra 2023

Ambiente, Natura & SaluteLazio

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Il tema della Giornata della Terra di quest’anno, evento mondiale che ricorre un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera ormai da 53 anni, è “Investi nel nostro pianeta”.

Dopo aver assistito ai danni causati da una fuoriuscita di petrolio a Santa Barbara, in California, nel 1969, il senatore statunitense Gaylord Nelson organizzò il 22 aprile 1970 la prima manifestazione ambientale per sottolineare la necessità di conservare le risorse naturali e promuovere la salvaguardia del pianeta.

Numerose le iniziative in tutto il mondo. In Italia, a Roma, dal 21 al 25 aprile alla Terrazza del Pincio e al Galoppatoio di Villa Borghese, c’è il ‘Villaggio per la Terra’, un format ideato da Earth Day Italia e realizzato in collaborazione con il Movimento dei Focolari di Roma, con un programma fitto di eventi tra cultura, ambiente, sport e spettacoli, e uno spazio dedicato ai più piccoli con laboratori ludici e didattici.

Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, associazione nata per promuovere le celebrazioni della Giornata Mondiale della Terra in Italia, ha riferito: “Inizia oggi a Roma, la grande festa per la Terra, dal 21 al 25 aprile. Oltre 600 eventi per un villaggio interamente gratuito nella natura. Solamente in questa giornata aspettiamo cinquemila bambini da tutta Italia. Tantissimi talk per approfondire temi importanti del cambiamento ecologico e culturale che dobbiamo assolutamente affrontare, ma anche tanto sport, scienza, cultura. Un coinvolgimento che parte dai più piccoli per arrivare ai grandi decisori economici e politici. Siamo tutti uniti in questa grande battaglia, siamo un’unica famiglia umana, in un’unica casa comune”.


Roberta Arduini del Quartetto OASI

Oggi Earth Day Italia lavora quotidianamente per la formazione di una nuova coscienza ambientale, valorizzando le potenzialità delle diverse componenti del nostro Paese sui temi dell’ambiente e della sostenibilità.

Un Rinascimento Verde che parta dall’unione delle forze e dalla condivisione di idee e risorse, al di là di ogni bandiera politica e geografica.

Tra i tanti, abbiamo ascoltato anche l’artista Roberta Arduini. Anche lei, come Pierluigi Sassi e Earth Day Italia, parla di Rinascita Verde.

Lo fa, recitando i testi da lei scritti, assemblati opportunamente con brani musicali magistralmente eseguiti da maestri dell’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro del quartetto OASI di cui fa parte (violino, violoncello e pianoforte), in due dei quattro spettacoli da lei creati.

Si tratta de ‘Il Soffio della Nuova Vita’ e ‘Echi antichi nella Voce di Madre Terra’, dove lei impersona Madre Terra che si rivolge all’essere umano, per la cura di tutto il creato.

Anche lei impegnata, artisticamente parlando, per una nuova coscienza ambientale con il suo progetto culturale OASI, dall’alto valore umano, sociale e ambientale.

L’artista nella parte di Madre Terra, (riportiamo solo uno stralcio dell’opera ‘Echi antichi nella Voce di Madre Terra’), recita: “E mentre osservi l’unicità di ogni singolo albero, ogni singolo fiore, o filo d’erba che ho creato, fai attenzione. Potrai sentire uscire dalla terra, la voce di un seme, che ti parla e ti dice, “io sono unico e realizzo con felicità, proprio ciò, per cui sono stato programmato, e nient’altro. Anche Tu, sei un essere meravigliosamente unico e irripetibile. Amati. Accetta ciò che sei, e rispetta ogni diversità. Segui il tuo destino e realizza la tua fioritura. Non importa se sei una rosa, o un tulipano o una margherita. Ciò che conta è che stai fiorendo! (…) E allora, guarda in Te, torna a Casa. Accogli ogni tuo germoglio, ogni tuo ramo. E anche ogni tua spina! Si! Accogli anche i tuoi disagi, perché ti avvisano che ti stai allontanando dalla Tua Immagine, dal tuo seme, da quel tuo sapere interno, che conosce la Tua Verità, più di qualunque filosofia. (…) E allora celebra la tua Vita e mentre percorri il viaggio verso la tua unica Verità, sbarazzati del tuo Ego, sii paziente, generoso, umile, coraggioso, come lo sono io …”

E, nella parte finale dell’opera, l’artista interpreta il Cantico delle Creature di San Francesco, intervallato da invocazioni e suppliche, affinché si ponga fine a tutti i mali che ci affliggono in questo periodo, profondamente commoventi, sia per quanto riguarda i testi inediti, che l’interpretazione e il connubio musicale, in un crescendo emotivo di rara bellezza che culmina con una struggente invocazione a Madre Terra e al Creato.

Ha fatto sue le parole di Papa Francesco dell’Enciclica Laudato si’, ci dice, con cui preferiamo concludere, riportandole di seguito: “Se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. Viceversa, se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea”.

Vito Piepoli

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