Ciampino, atterrato il primo velivolo con a bordo gli italiani evacuati dal Sudan

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Ministro Crosetto: “Tutti i civili italiani in salvo. Evacuati dal Sudan. Operazione molto complessa e rischiosa. Successo grazie al coordinamento tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Esteri e Difesa. Eccellente il lavoro delle Forze Armate: l’Italia è fiera di voi”

Sono rientrati in Italia i primi connazionali evacuati dal Sudan dopo l’aggravarsi della crisi politica e sociale avvenuta nel Paese. Sono atterrati poco dopo le ore 20.25 all’aeroporto militare di Ciampino a bordo di un velivolo KC-767 dell’Aeronautica Militare.

Insieme a loro anche i militari della Joint Evacuation Task Force (JETF), il team militare della Difesa composto anche da Forze speciali che ha gestito sul campo le operazioni di evacuazione dal Sudan.

In nottata è previsto l’arrivo di un secondo velivolo: un C-130 con a bordo altri civili evacuati. Due velivoli distinti per un totale di 83 connazionali rimpatriati.

“Tutti i civili italiani sono stati tratti in salvo” ha detto il Ministro Crosetto, sottolineando che l’evacuazione dal Sudan è stata una “operazione molto complessa e rischiosa”.

“La Difesa – ha affermato il Ministro – ha impiegato tutte le risorse disponibili per mettere in sicurezza gli italiani presenti in Sudan, lavorando sempre in stretto coordinamento con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero degli Esteri. All’operato, silenzioso e costante, dei nostri militari di EsercitoMarina MilitareAeronautica Militare Arma dei Carabinieri va il plauso e la gratitudine di tutta la Nazione. Professionalità, serietà e uno straordinario senso del dovere e dello Stato che sono riconosciuti da tutti”.

Il Ministro si è quindi complimentato con gli uomini e le donne della Difesa: “Le Forze Armate italiane hanno svolto un eccezionale lavoro. L’Italia è fiera di voi”.

Oltre 200 i militari italiani impegnati su disposizione del Ministro della Difesa Guido Crosetto in questa complessa e delicata operazione svolta in stretta cooperazione anche con i partner europei.

L’operazione di evacuazione è stata pianificata e diretta dal COVI, Comando Operativo di Vertice Interforze, con alla guida il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuo​lo, che ha garantito  anche lo stretto coordinamento con le strutture omologhe dei Paesi alleati e amici.

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