L’operazione “verità” del governo sul Pnrr

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Mercoledì è in programma l’informativa alla Camera del ministro per gli Affari Ue Fitto sullo stato di avanzamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’esecutivo elencherà anche una serie di tappe legate alle precedenti gestioni del dossier

tempo di lettura: 4 min

© Alessandro Serranò / AGF
– Il ministro Raffaele Fitto

AGI  – Mercoledì ci sarà l’informativa del ministro per gli Affari Ue Fitto alla Camera dei deputati sullo stato di avanzamento del Pnrr, anche se il passaggio importante sarà soprattutto la relazione semestrale.

Il governo farà un resoconto sugli obiettivi raggiunti e su quelli futuri. Saranno elencate le tappe attraverso un’operazione verità, come viene definita nell’esecutivo, legata anche alle precedenti gestioni del dossier.

E ci sarà dunque un focus anche sulle criticità riguardo gli obiettivi di giugno. Tra queste c’è quella legata al piano sugli asili nido. Per questo motivo in settimana Fitto, oltre a incontrare il ministro dell’Interno Piantedosi sui piani integrati e il responsabile dei trasporti e delle Infrastrutture Salvini sul tema delle concessioni portuali, ha visto pure il ministro Valditara.

I primi due incontri sono serviti per sciogliere i nodi sul tavolo, quello con il responsabile dell’Istruzione proprio per analizzare lo stato di avanzamento degli obiettivi in scadenza al 30 giugno che prevede appunto l’aggiudicazione di tutti gli appalti relativi al Piano asili nido.

Entro il 30 aprile il governo invierà a Bruxelles il bando nuovo sul teleriscaldamento e il decreto per le concessioni portuali. Sarà necessario anche un nuovo decreto per cambiare l’assegnazione dei piani riguardanti gli stadi di Firenze e Venezia. A fine giugno dovrebbe essere completata poi la rimodulazione del piano.

Venerdì Fitto ha visto il ministro dell’Economia Giorgetti proprio per fare il punto, oltre che sugli adempimenti necessari ad assicurare la positiva valutazione da parte della Commissione degli obiettivi al 31 dicembre 2022, sui prossimi passi legati agli obiettivi in scadenza a giugno e avviare la fase di riprogrammazione del Pnrr contestuale all’inserimento del capitolo RePowerEu.

Dopo l’invio a Bruxelles a fine aprile dei dossier aperti al massimo entro una decina di giorni dovrebbe arrivare la terza rata. L’Italia è chiamata poi a raggiungere 27 obiettivi entro il 30 giugno, di cui di cui 20 milestone e 7 target. Il loro raggiungimento consentirà di poter richiedere alla Commissione Europea il pagamento della quarta rata di 16 miliardi di euro. Le istituzioni comunitarie hanno fatto sapere che il dialogo con Roma va avanti.

Ma sul Pnrr è sempre alta la tensione tra le forze politiche di maggioranza e opposizione. “È il banco di fallimento della destra”, attacca il Pd. “Il governo mina la credibilità del Paese”, l’affondo di +Europa. “La sinistra tifa contro l’Italia”, la risposta di Fdi.

Sull’alt di Bruxelles riguardo gli stadi di Venezia e Firenze si è lamentato il ministro dello Sport Abodi: “In Europa – ha osservato – c’e’ un problema: gli stadi non sono considerati infrastrutture sociali. “Si troverà un altro modo. Andiamo avanti con il Pnrr in sintonia con il ministro Fitto, siamo tutti impegnati, dobbiamo fare in fretta”, ha sottolineato il responsabile della Farnesina, Tajani, “noi – ha aggiunto – riteniamo che debba esserci una necessaria flessibilità”. “Stiamo recuperando i ritardi per le opere del Pnrr, il che vuol dire scuole, ospedali, ferrovie, ponti, dighe, acquedotti, porti e aeroporti”, ha detto il vicepremier Salvini.

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