Imparzialità e informazione

Attualità & Cronaca

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E’ molto diffusa nell’opinione pubblica l’idea che il giornalismo deve essere imparziale e obiettivo, ma è di fatti un luogo comune non tanto veritiero per almeno due motivi: la notizia è un fatto che viene trovato, selezionato e impaginato, costruito  e confezionato in poche ore dall’ intuito, dalla capacità espressiva e comunicativa del giornalista, mediata anche dalla sua formazione culturale, in tal modo si confeziona una realtà verosimile, cioè piuttosto vicina ai fatti che accadono, non la pura verità oggettiva. L’autore del pezzo giornalistico è un mediatore sia rispetto alle informazioni diffuse dalle fonti di agenzia che da internet, sia rispetto a coloro che collaborano alla pubblicazione del suo articolo: direttore del giornale, colleghi della redazione, impaginatori del pezzo. Il testo dell’articolo assume maggiore o minore importanza in base al rilievo che il caporedattore o il direttore intende conferirgli, collocandolo in prima pagine o nelle pagine interne, dedicandogli una o più colonne, arricchendolo con una foto o una vignetta, ricorrendo a una titolazione più o meno accattivante. Il giornalista che elabora il messaggio della notizia deve considerare chi è il destinatario del suo articolo ossia il suo potenziale lettore perché questi con il suo consenso può determinare o influenzare l’andamento di un evento o una scelta politica e sociale, perché è il destinatario di un messaggio che inevitabilmente incide sulla realtà e sulla società e il giornale sa di esercitare, con il suo scritto, tale potere. Tutti sanno che dietro ogni giornale vi è un gruppo economico ispirato ad una certa linea politica, ideologica e culturale e che l’obiettività è pur sempre condizionata sia dalla scelta che fa il giornalista quando seleziona eventi e problemi sia dal punto di vista che egli assume o di cui si fa portavoce. Il giornalista oggi deve essere professionale in senso tecnico cioè per quanto è possibile deve riportare i fatti separati dalle opinioni, anche se il new journalism viola questa norma. Alla base del suo articolo vi deve essere una documentazione precisa delle fonti che devono essere veritiere. Il bravo giornalista è pluralista cioè nel corso dei suoi articoli deve dare spazio alle opinioni di più persone e di varia tendenza, correttamente riferite, meglio se con il virgolettato. Un aspetto molto importante del giornalista è la correttezza deontologica: quando si è data una informazione poco precisa o poco veritiera bisogna avere l’onestà di operare correzioni; solo così il giornale acquista autorevolezza e credibilità presso il lettore ed il giornalismo torna a svolgere quel servizio nobile per cui è nato e purtroppo oggi calpestato.

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