Tra due settimane in CdM la legge sul made in italy

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“Porterò tra due settimane in consiglio dei ministri la legge quadro sul made in Italy, un collegato alla manovra economica dello scorso dicembre e che, dopo un confronto serrato al ministero con tutte le filiere del made in Italy, è diventato un provvedimento che si sviluppa su tre aree” queste le parole del ministro Urso a margine della presentazione del Mac fair la fiera dell’innovazione, che si terrà a Roma il prossimo ottobre.

“A settembre dovrebbe essere pronto anche il disegno di legge sulle nuove frontiere della tecnologia – annuncia il ministro – come le scienze della vita e l’Intelligenza Artificiale. L’obiettivo – sostiene il ministro – è fare dell’Italia il Paese più appetibile per le multinazionali globali che cercano dove investire, dobbiamo diventare più competitivi sull’innovazione”. Inoltre il ministro che si è soffermato anche sulla prossima legge quadro sulla microelettronica, che invece dovrebbe vedere la luce a febbraio del prossimo anno. Insomma un impegno costante quella del nuovo ministro Urso per sostenere tutta la flliera delle imprese italiane di fronte alle nuovi grandi sfide che la attendono, in un contesto geopolitico ed economico che sta cambiando e che si presenta difficile ma anche pieno di prospettive per il nostro paese.

” L’italia e Roma in testa devono diventare il centro del mediterraneo” ha detto il ministro, che si è detto convinto che la guerra in Ucraina ha determinato uno spostamento degli equilibri europei, che si erano spostato troppo ad est, verso il mediterraneo, che potrebbe vedere proprio Roma e Trieste come importanti hub, uno portuale a Roma aeroportuale del mediterraneo che dovrebbe tornare ad avere quel ruolo centrale, che in questi ultimi dieci anni aveva perso a favore dell’est.

Anche i grandi capitali stanno spostando i propri obiettivi e guardano, come ha detto il ministro, con sempre maggior interesse al nostro paese. E per fare ciò bisogna fare quello che fino ad ora non è stato fatto: rendere attrattivo il nostro paese per i grandi investitori internazionali. La la legge, come ha spiegato il ministro punta ad agevolare il compito a quanto sono intenzionati a scommettere sul nostro paese. Per esempio, sburocratizzando la macchina autorizzativa, e quindi snellendo ed agevolando i processi autorizzativi per i grandi investimenti in Italia, che portano ricchezza ed occupazione. E poi per rendere il nostro paese più moderno e più autosufficiente dal punto di vista energetico e di altre materie prime. Il chiaro obiettivo è quello di creare una strategia industriale che manca da anni al nostro paese, che deve partire da un assioma assai caro alla premier Giorgia Meloni: ” non disturbare chi crea ricchezza”.

Per quanto riguarda la legge quadro che è ormai in dirittura d’arrivo, Urso ha anche spiegato quali sono le principali novità e le tre principali aree su cui verterà la legge “La prima – ha detto – riguarda la lotta alla contraffazione, la concorrenza sleale, la tutela dei brevetti e dei marchi del nostro Paese, la seconda gli strumenti finanziari per poter far crescere le Pmi nei settori tipici di eccellenza del made in italy, la terza la formazione e le competenze, perché mancano le competenze dei mestieri tipici italiani, competenze che vanno coniugate con le nuove professionalità della digitalizzazione, della sostenibilità”. “Noi crediamo che sia importante evidenziare e supportare l’eccellenza del made in italy, l’alimentazione, l’abbigliamento, l’arredo – ha aggiunto -, quello che ovunque nel mondo ci ha fatto diventare nella percezione del consumatore globale i produttori del bello, del buono e del ben fatto.

A questo dobbiamo aggiungere, in questa nuova fase, anche la parola sostenibile, quindi bello, buono, ben fatto e sostenibile. L’eccellenza del made in italy nei prossimi anni sarà appannaggio veramente di chi vuole davvero vivere meglio”. Infine il ministro ha anche sottolineato come il prossimo anno sarà un anno fondamentale per il nostro paese, dal momento che presiederà il G7, e la gran parte dei temi economici e politici verrà discusso nel nostro paese, come quello su cui Urso punta molto e che riguarda lo spazio, sul quale il suo ministero sta già lavorando ad un processo legislativo che mira a dare al nostro paese una centralità anche in un settore che avrà giocoforza una grande espansione nei prossimi decenni.

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