I sorrisi per il nemico dell’amica Russia

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La notizia: “Quello che oggi gli ucraini stanno facendo lo stanno facendo per l’Europa nel suo complesso. I loro sacrifici sono sacrifici che vengono fatti per difendere anche la nostra libertà”, le parole del Presidente del Consiglio Meloni nel corso delle dichiarazioni alla stampa con Zelensky a Palazzo Chigi” (AGI/Vista).

E qualche riga di un articolo di Pietro Figuera, apparso il 4 luglio 2019 su IARI (Istituto Analisi Relazioni Internazionali): “Dall’Unità a oggi, l’Italia ha quasi sempre mantenuto buoni rapporti con la Russia. La seconda repubblica non ha fatto eccezione. Nonostante i diversi approcci retorici nei confronti di Mosca, gli accordi commerciali, le convergenze politiche e i (timidi) tentativi di ridiscutere le sanzioni hanno caratterizzato l’azione di tutti i governi. Ma è ugualmente significativo che l’odierna visita di Putin a Roma comprenda, nel suo programma, l’incontro con tre (più una) personalità dalla sensibilità politica eterogenea. Si tratta del Presidente del Consiglio Conte… del Presidente della Repubblica Mattarella… di Silvio Berlusconi… amico di vecchia data del leader del Cremlino. La quarta personalità della lista è il Papa”.

Come commentare le parole della Meloni? E gli abbracci, i bacini, le strette di mano, i sorrisi rivolti al nemico della nostra amica Russia?

Renato Pierri

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