Il ministro Roccella è stata contestata al Salone del Libro di Torino

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Salta la presentazione del volume “Una famiglia radicale”. L’editore: “È un brutto segnale”. In serata identificati e denunciati 29 attivisti promotori della contestazione. Sono indagati per violenza privata

© Francesco Fotia – Eugenia Roccella

AGI – Un gruppo di contestatrici ha impedito al ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Eugenia Roccella, di presentare il suo libro, da poco edito da Rubbettino, “Una famiglia radicale”, al salone del libro di Torino. La manifestazione di dissenso è stata organizzata dagli attivisti di Extinction Rebellion, femministe di “Non una di Meno”, dove era stata invitata all’Arena Piemonte per presentare il suo lavoro.

A nulla è servito l’intervento di Nicola Lagioia, direttore uscente del Salone che ha provato, inutilmente, a placare gli animi. “Un’occasione di dibattito sprecata. Non è un bel segnale per la democrazia” ha detto l’editore Florindo Rubbettino

Le contestatrici hanno di fatto impedito alla Ministra di presentare il volume.”Il libro di Eugenia Roccella” ha continuato Rubbettino “è anche il racconto di una vita spesa per i diritti civili, delle donne e per la libertà. Le è stato impedito di parlare nonostante lei abbia dato una lezione di stile facendo parlare i contestatori”.

In serata sono stati denunciati 29 attivisti, accusati di violenza privata dalla Digos di Torino per la contestazione alla ministra della Famiglia, Eugenia Maria Roccella, al Salone del Libro. I denunciati appartengono tutti al collettivo femminista ‘Non Una di meno’ e al movimento ambientalista Extiction Rebellion.

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