Capaci 23 maggio 1992, il boato infame

Attualità & Cronaca

Di

Francesco Magisano

Rimanemmo attoniti e increduli ai primi passavoce, giusto il tempo di sapere dai telegiornali straordinari che era tutto vero: l’ incredibile era accaduto.
Chili di tritolo avevano ucciso Giovanni Falcone, sua moglie e quasi tutti i componenti della scorta: i sopravvissuti dicono di essere morti anche loro, dimenticati dallo Stato.
Sarebbe utile la Verità. Ogni parola, ogni ipotesi, ogni discorso potrebbe essere qualcosa di più o di meno a ciò che serve davvero per conoscerla, la Verità.
Ogni anno che passa, le parole utili alla speranza sono sempre meno.
Quest’ anno, mi affido a una breve riflessione in versi, per cercare di dire tutto in poche parole:

23 Maggio 1992
Da quel lontano giorno
di ferocia infame
la Verità
peregrina e sgomenta
sventurata e indigente
ferita dal turpe boato
fluttua solcando
coscienze colpevoli
e darà vento alle vele
fino all’ ultimo giorno
in cui si chiuderanno
gli occhi dell’ ultimo uomo
che avrà memoria
di quell’ ora funesta

Francesco Magisano

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