I dati riportati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) , relativi al dissesto idrogeologico sono aggiornati annualmente attraverso un Rapporto denominato “ Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio – Edizione 2021”.
Ho verificato, che i territori attraversati dal progetto di infrastrutturazione , lotto 1 Battipaglia/ Romagnano appartenente al tracciato Salerno/Reggio Calabria alta velocità dal punto di vista idrogeologico , presenta i seguenti dati : a) Comune di Campagna il rischio, in aree a pericolosità da frana elevata o molto elevata riguarda l’11,3% della popolazione, quindi 1800 persone; b) Contursi Terme il 13,9 % dei cittadini ai rischi citati , per Campagna; c) Sicignano degli Alburni 13,7% ; d) Buccino 9,5% ; e) Battipaglia quasi irrilevante considerato ,che riguarda l’1 per mille .
IL Comune di Eboli , maggiormente impattato anche a causa di impatti cumulati con una bretella autostradale , irresponsabilmente non computati ha una superfice di 137.573 metri quadrati di cui 22.863, a rischio di pericolosità idraulica media e 9065 a rischio di pericolosità idraulica elevata.
Significa rispettivamente il 16,61% e il 6,58% del territorio.
Inoltre sempre nel Comune di Eboli , in barba al “Codice dei beni culturali e del paesaggio” ( DL 42/2004 modificato da ultimo dal D.lgs. 62/2008 e dal D.lgs. 63/2008) si completa l’opera di cementificazione di un torrente , di nome Tirana dopo che il Comune ha pubblicato il bando nel 2021 per l’affidamento dei servizi di architettura e , ingegneria consistenti nella progettazione definitiva ed esecutiva , coordinamento della sicurezza in fase di progettazione relativi all’intervento di “ Mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico del torrente Tiranna” importo, a base di gara di € 96.565,73.
Perché appare disapplicata e , non rilevata la disposizione dell’art. 142 del D.Lgs. n. 42 del 2004, nella parte in cui dispone ,che “ sono comunque di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni di questo titolo ….i fiumi, i torrenti, i corsi d’acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri” ?
Tanto per chiarire subito il Consiglio di Stato ritiene , che il requisito della iscrizione si riferisca solo ai corsi d’acqua diversi dai fiumi e dai torrenti, rilevandosi per questi ultimi l’esistenza del vincolo ex lege, a prescindere dalla iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche
Questa conclusione del CdS ovvero , che il vincolo paesaggistico scatta solo con iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche vale solo, per le acque fluenti di minori dimensioni e importanza .
Conclusione che si rafforza con l’articolo 1 del Testo Unico delle acque pubbliche ( RD 1775/1933) e dall’art 822 del Codice Civile. IL progetto del lotto 1 , nella parte di uso dello scatolare , non rispetta il vincolo paesaggistico e cementifica ulteriormente un torrente che comunque rappresenta via di sfogo di eventi piovosi .
Cittadini ebolitani hanno ricevuto un sonoro no ,per richieste di concessione edilizia proprio per il mancato rispetto del vincolo paesaggistico.
Infine l’azienda agricola Agriovo di Eboli , sprovvista di scarichi idrici di tipo industriale ,ma solamente di scarichi di acque meteoriche utilizza il fosso di scolo adiacente l’azienda ed affluente del torrente Tirana.
Acque meteoriche di prima pioggia, che Agriovo sottopone a trattamento.
Questo elenco di cose, a nostro avviso gravi sul piano ambientale e sociale si inscrivono, in un quadro procedurale in cui è assente una valutazione ambientale strategica, il parziale e omissivo il calcolo del bilancio del carbonio , non computando né le emissioni da cantiere e né se fossero rigorosi il ciclo di vita dell’infrastruttura ovvero la analisi LCA , per nulla coerente con il principio DNSH ( Do Not Significant Harm ; non arrecare danni significativi ) interventi che prevedono gallerie e viadotti per più della metà del tracciato Salerno/Reggio Calabria infine una Analisi Costii Benefici (ACB) che considera in buona sostanza solo scenari ottimistici ( i fatto implicitamente negata la regressione demografica, un PIL che cresce (ultimi 25 anni durante i quali la variazione in termini assoluti + risultata in termini reali circa 200 miliardi. Ipotizzano che nei prossimi 15 anni la variazione sia di 400 miliardi ). Voglio concludere con una domanda : perché tanto evidente sperpero annegato in molti parametri farlocchi? Già la scelta di considerare scenari esterni ottimistici è in totale difformità con la corretta cautela lo “ Stay on the sade side” che anche le linee guida (LG) del Ministero delle Infrastrutture del 2017. Sulla linea Salerno/Reggio Calabria , considerando anche i flussi della Sicilia , facendo riferimento al numero di passeggeri ante covid il totale è pari a 2,6 milioni di passeggeri . Traffico molto limitato!! Infatti il numero di treni tra Salerno e Reggio Calabria il numero di treni è pari a 19 a cui andrebbero aggiunti altri 9 treni al giorno di Italo.. Linea con velocità variabile tra i 130 e i 180 Km/h . Si pensi che una linea come questa a doppio binario possono viaggiare 220 treni al giorno. Incomprensibile alla luce delle considerazioni sopra esposte i motivi che possono indurre a spendere almeno 27 miliardi di euro per il progetto approvato in un tempo indefinito in alternativa a interventi di velocizzazione della linea storica tirrenica secondo le modalità denominate di “ Alta Velocità di Rete” trattate nel DEF 2017 e mai da alcuno eliminate. Soprattutto considerando che non ci sono problemi di capacità.
Attendere un attimo...
