Lesa l’Autorità dello Stato : RFI decide prima del giudizio del TAR

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Oggi   il TAR del Lazio si esprimerà   sui  ricorsi presentati direttamente e,  indirettamente,  ad adiuvandum , da una quindicina di comuni  interessati dal progetto del primo lotto Battipaglia/ Romagnano , linea alta velocità Salerno/ Reggio Calabria.

La vicenda di questo lotto può essere presa,  a paradigma del livello di approssimazione ,che molto probabilmente giustifica la classificazione dell’Italia fatta dal Fondo Monetario Internazionale , a seguito dell’applicazione  del metodo denominato PRIMA  (Public Investment Management Assessment) articolato in quindici variabili (suddivise in 45 indicatori),  per effettuare la  valutazione della qualità degli investimenti pubblici  , e applicata poi a venticinque paesi .

 IL risultato della valutazione,  per l’Italia evidenzia : a) influenza politica nella selezione dei progetti; b) ritardi nella progettazione e nel completamento dei progetti; c) pratiche corruttive; d) incremento dei costi rispetto alle previsioni; e) progetti incompleti; f) scarsa qualità delle infrastrutture realizzate; g) problematiche nella fase operativa delle infrastrutture realizzate.

La qualità degli investimenti pubblici è dunque “il” problema nel caso italiano.

 Esistono variabili chiave , per determinare la qualità e l’efficienza degli investimenti.

 Progetti  costosi realizzati e,  in via di realizzazione non sono sottoposti  allo strumento valutativo dell’Analisi Costi Benefici . Viene applicata solo ai progetti inclusi nel PNRR e nel Fondo Complementare al PNRR.

Strumento valutativo , che presenta alcuni limiti : 1) l’ACB  serve come strumento di confronto tra investimenti alternativi nello stesso settore e, che deve comprendere anche l’opzione zero ossia il non fare nulla. Una ACB effettuata dallo stesso soggetto committente dell’opera equivale , a chiedere all’oste se il vino è buono. 2) per i progetti finanziati con fondi PNRR viene effettuato anche il bilancio della CO2 prodotta. Tuttavia senza effettuazione del calcolo delle emissioni , in fase di cantiere , di manutenzione, di costruzione della infrastruttura e di riempimento totale o parziale dei treni si arriva a valutazioni non realistiche e non scientifiche ; 3) considerazione , nel caso dell’ACB , lotto 1 ,  Battipaglia/Praia a Mare di scenari ottimistici , in contrasto con la corretta pratica di cautela “ Stay on the Safe Side “ e anche con le Linee Guida del MIT.

 Nel caso del 1 lotto altri due gravissimi episodi si sono verificati , il tracciato impatta un deposito del gas soggetto alla normativa Seveso sul rischio di incidenti rilevanti.

 L’altro caso è aver totalmente ignorato il torrente Trana , via di scarico dell’acqua , ma soprattutto tutelato dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ( Dlgs 42/2004).Questa omissione valutativa nel tempo dei cambiamenti climatici , sfuggita anche al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, alla Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente,  come assente nelle Osservazioni della Regione Campania è di inusitata gravità. Il torrente risulta non solo ignorato , ma impattato dalla galleria artificiale .

Assenza in tutti i progetti della Valutazione Ambientale Strategica ( VAS)

Queste valutazioni,  di organismi istituzionali  appaiono affette da un superficialismo inaccettabile mi ha fatto venire, in mente due episodi . Stranamente riferiti sempre a progetti TAV?

IL primo riguarda il bando europeo (1998) , per il tratto  San Ruffillo Stazione Centrale di Bologna ,per un importo base di 499 miliardi di lire.  L’offerta migliore fu fatta da un raggruppamento 36 d’imprese con capogruppo la spagnola Necso Entrecanales Cubiertes con un ribasso del 46,9 %.

Le verifiche imposte dalla normativa durarono otto mesi con la conclusione da parte di Italferr di valutare congruo il ribasso e privo di anomalia rispetto ai prezzi di mercato. Quindi la base d’asta fissata da Italferr era doppia di importo?

IL secondo episodio riguarda la normativa antisismica per il progetto Milano/Verona .

Il massimo organo tecnico dello Stato , il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha espressamente richiesto dopo aver valutato il progetto Alta Velocità : a) rivedere , modificare e integrare il progetto adeguandolo alla normativa vigente nel 2008 e, in particolare il rischio sismico  e gli attraversamenti dei fiumi, mediante ponti e viadotti. Il Consiglio rileva il “ carattere di illogicità e di non opportunità che porta a prendere a riferimento nella fase di progetto definitivo norme superate da un decennio , senza tener conto degli aggiornamenti della sismicità di base , rivalutata con conseguente accresciuta gravita delle sollecitazioni in presenza di sisma nonché di aggiornate indicazioni in termini di progettazione in riferimento alla compatibilità idraulica delle opere”. Constatazione rafforzata dalla delibera della Regione Lombardia ,che chiede le medesime cose; b) Il tracciato ricade in aree definite dall’Autorità di bacino come alluvionali . In attuazioni di norme europee ,le Autorità di bacino hanno redatto “ Piani di gestione delle alluvioni “.

Il progetto non è conforme ,a tali norme e quindi non adeguato alla tutela delle acque e la gestione dei rischi;  Negli ultimi 2500 anni si sono verificati , in Italia 599 forti sismi. Mediamente uno ogni 4 anni !

Di questi aspetti riguardante l’adeguamento a norme di maggiori tutele sul profilo sismico , idraulico , sulla attualità della domanda di traffico sull’analisi costi benefici non si è tenuto assolutamente conto.

Infine studi di alcuni anni fa del Fondo Monetario Internazionale “  The Macroeconomic Effects of Public Investment: Evidence from Advanced Economies” e della Banca Mondiale “ The Power of Public Investment Management Transforming Resources into Assets for Growth” , hanno mostrato che gli effetti degli investimenti pubblici sul PIL  sono positivi e aumentano , in funzione della loro qualità ed efficienza. IL limite italiano è che questo aspetto viene poco considerato perché se lo fosse oltre , a una seria analisi costi benefici si farebbe una analisi a valore aggiunto.

 Invece nulla , sperperando risorse pubbliche scarse , in un paese che ha un debito pari , a una volta e mezza la ricchezza prodotta in un anno.

Panta rei os potamos !

 

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