Il ricercatore egiziano ha voluto mandare, attraverso i social, un messaggio alle autorità italiane per il loro ruolo diplomatico nella sua liberazione
AGI – “Ringrazio di cuore le organizzazioni della società civile, i partiti, le forze politiche e i personaggi pubblici che hanno chiesto il mio rilascio e quello di tutti i prigionieri di opinione. Ringrazio anche il Governo, il Parlamento italiano, la Presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri che mi hanno sostenuto durante tutto il periodo di reclusione e il processo solo per essermi laureato in un’università italiana, pur non essendo cittadino italiano”. Lo scrive sui social Patrick Zaki, appena liberato al Cairo.
Zaki prosegue: “Sono felice che il calvario iniziato da febbraio 2020 sia finito. Spero che il calvario per tutti i prigionieri egiziani finisca al più presto e che questo sia l’inizio di una svolta. Sono molto emozionato di tornare a Bologna per la prima volta dopo 4 anni in una breve visita per qualche giorno per incontrare colleghi, professori e amici. Soprattutto vorrei trascorrere una breve vacanza con la mia adorabile fidanzata prima di tornare in Egitto per finire di preparare la nostra casa e i preparativi per il matrimonio il prossimo settembre. Oggi sono stato all’ambasciata italiana per chiedere il visto. Dovrei arrivare a Bologna sabato mattina. Grazie per il vostro sostegno e la vostra preoccupazione“.