Perù, emergenza perenne

Passando dalle tempeste politiche a quelle sanitarie, lo stato di crisi nel Paese sudamericano non sembra trovare una fine. E così le contestazioni del post-Castillo lasciano il palco prima all’epidemia di Dengue e ora ai focolai sintomatici di Guillain-Barré, che ricordano il Co.Vi.d./19 sia per gli eventi avversi al suo vaccino sia per i metodi di monitoraggio rispolverati

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Il Perù è in allarme, con il governo che ha dichiarato un’urgenza sanitaria nazionale a causa dell’impennata dei casi registrati di sindrome di Guillain-Barré, un disturbo neurologico che provoca una progressiva paralisi degli arti attraverso una polineuropatia infiammatoria acuta.

Spese per un’evenienza o… evenienza per delle spese?

Secondo quanto riportato da fonti governative sulla stampa locale, sarebbero 182 gli eventi segnalati nel Paese latino da gennaio, tra cui si annoverano 147 persone dimesse, 31 ancora ricoverate e 4 decessi. Questo “insolito aumento” di cifre ha fatto sì che il Ministro della Salute César Vásquez, nel corso di una visita all’Istituto Nazionale di Scienze Neurologiche (INCN) – dove ha incontrato due pazienti affetti da questa patologia – abbia annunciato una durata dell’emergenza di 3 mesi.

“Finora abbiamo controllato la malattia”, ha dichiarato il politico, aggiungendo che “la sindrome appare ogni anno, non è contagiosa e [ndr: che] c’è stata una crescita significativa dei casi nelle ultime settimane. Questo ci costringe ad agire come Stato per proteggere la salute e la vita della popolazione”.

Lo legislazione di emergenza in vigore, a detta dei rappresentanti istituzionali, permetterà all’amministrazione di acquistare le immunoglobuline necessarie a trattare i degenti nei prossimi due anni, grazie a un budget per beni e servizi appositamente stanziato – e ora sbloccato – che ammonta a oltre 12 milioni di sol peruviani (circa tre milioni di euro).

Un cocktail di cause e di effetti

I fattori precisi che avrebbero contribuito al propagarsi della Guillain-Barré restano ancora sconosciuti, anche se il 60% circa dei colpiti avrebbe riportato i sintomi tipici delle infezioni nelle sei settimane antecedenti (non si sa però se si trattasse di situazioni cliniche batteriche o virali, come il Co.Vi.d./19 oppure il Zika, né se si fosse davanti ad affezioni respiratorie o gastrointestinali).

Mentre dalla Politica non trapelano indiscrezioni sulle possibili motivazioni di questa strana iperbole d’incidenza, alcuni esperti ipotizzano un’eventuale correlazione con la simultanea diffusione della Dengue, il cui vettore (una zanzara) da giorni è tornato a colpire soprattutto il Perù settentrionale e che ha già conteggiato 248 vittime nei primi 6 mesi del 2023, dopo aver causato una prima crisi sanitaria da 146.000 casi che ha portato alle dimissioni dell’ex Ministro della Salute, Rosa Gutiérrez.

Chi studia i contagi, invece, sostiene che nonostante la Dengue possa essere una spiegazione, “è necessaria un’analisi più ampia per assicurarsi che altri agenti non siano dietro questa situazione”.

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Perù, squadra vincente non si cambia!

Resta il fatto che, due anni fa ormai, la sindrome di Guillain-Barré era stata aggiunta alla lista degli eventi avversi causati dal vaccino Janssen contro il Co.Vi.d./19 e che, sebbene sia considerato un effetto indesiderato abbastanza occasionale, agli operatori sanitari veniva comunque suggerito di non sottovalutare e, anzi, di riportare ogni eventuale segnale sintomatico.

Inoltre c’è da notare che, dopo le manifestazioni di dissenso legate alla destituzione del Presidente Pedro Castillo dello scorso dicembre, il Perù sembra essere caduto in uno stato d’emergenza perenne (alias, “di eccezione“), inizialmente per le proteste popolari e poi per le due “ondate epidemiche” di Dengue.

Pertanto, secondo delle voci, oggi persisterebbe anche il sospetto che il regime di repressione applicato durante l’era del Coronavirus sia piaciuto – e tornato utile o vantaggioso – a più di qualcuno, tanto da pensare di riadottarlo e inserirlo in un  meccanismo di controllo” più ampio.

Fonti online:

ByoBlu (testata giornalistica ed emittente televisiva nazionale; articolo di Giuliana Radice del 12 luglio 2023), Manuale MSD per professionisti, Gob.pe, Epicentro TV, Scientific Electronic Library Online (ScieELO, sezione Paraguay), sito istituzionale dell’Agenzia del Farmaco (AIFA), Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), Radio Radicale;

Account Twitter:  Ministerio de Salud;

Canale YouTube: Epicentro TV.

Antonio Quarta

Redazione Il Corriere Nazionale

Corriere di Puglia e Lucania

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