La morte della competenza : la campagna contro il sapere consolidato

Economia & Finanza

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Tom Nichols insegna alla Harward University di Cambridge nel Massachusetts , e ha scritto un libro di grande attualità , in questa guerra dichiarata contro l’ambientalismo e il cambiamento climatico. Tradotto il titolo diventa “ La morte della competenza: la campagna contro il sapere , consolidata e perché essa funziona.”

 Nichols teme l’ignoranza che entra e governa il Palazzo. Nel tempo delle crisi ricorrenti individui e comunità meno dotate tendono a seguire pifferai , che propongono facili soluzioni e indicano obiettivi e uomini da contrastare come nemici.

 Si va dalla lotta a minoranze etniche o sociali ( ebrei, rom, migranti o poverissimi , indicati come fannulloni ,che campano come parassiti sulle spalle di chi paga le tasse).

I più acerrimi nemici sono i portatori di saperi esperti,  che analizzano con metodo razionale le complesse e complicate vicende dell’Uomo sotto l’aspetto istituzionale, economico, politico, sociale e ambientale.

 Nulla di nuovo , quasi un secolo fa la terribile frase pronunciata dal ministro di Hitler , Joseph Goebbels “  “Quando sento la parola cultura metto mano alla pistola”.

Nichols denuncia la condivisibile critica agli esperti di non dialogare,  in maniera efficace con la società , il grande pubblico che , a sua volta soprattutto gli elettori hanno la responsabilità di imparare.

 Attualmente soprattutto , in Italia è stata organizzata una campagna politica e ideologica utilizzando teorie strampalate dei soliti e pochi negazionisti climatici .

Farò riferimento nel primo di questi articoli sul clima ai Rapporti dell’IPCC ( Intergovernmental  Panel On Climate Change ) , che è l’organo scientifico consultivo delle Nazioni Unite , costituito nel 1988 congiuntamente da WMO ( World Meteorological Organization; Organizzazione Meteorologica Mondiale con sede a Ginevra) e da UNEP (United Nation Environmental Program ; Agenzia per il Programma Ambiente delle Nazioni Unite con sede a Nairobi).

IPCC ha il compito di fare periodicamente il punto sulla situazione delle conoscenze scientifiche,  che sono fondamentali per comprendere il clima.

I compiti di IPCC sono stati definiti dalle Nazioni Unite.

IPCC non conduce ricerche , in proprio né effettua osservazioni su come varia il clima , ma si avvale della letteratura scientifica disponibile e di esperti che sulla base dei dati acquisiti effettuano analisi e valutazioni

IPCC è un organo intergovernativo di consulenza scientifica, fornisce pareri scientifici e tecnici alla Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Dalla sua costituzione IPCC ha prodotto Rapporti .IL primo nel 1990, poi 1995, 2001, 2007,2013/2014,2021/2022).

L’Ipcc è spesso criticato, per motivi opposti.

 Da un lato c’è chi sostiene , che non dice la verità fino in fondo, che la situazione sia peggiore di quanto non traspaia dai suoi documenti.

Al contrario per alcuni direbbe troppo, perché molte delle sue affermazioni non sarebbero corredate da prove sufficienti. In realtà il panel ,  che non fa ricerca in proprio, ma realizza review delle conoscenze prodotte nei laboratori di tutto il mondo , pur tenendo in qualche modo conto delle sensibilità politiche di quasi 200 Paesi, elabora rapporti scientifici molto dettagliati e affidabili.

Nel sesto Rapporto , e lo cito per introdurre la questione delle emissioni .

La media delle emissioni annuali del decennio , che va dal 2010 al 2019 è stata la più alta mai registrata.

Nel 2019 abbiamo emesso circa 59 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (Gt CO2 equivalente), mentre la media del decennio è stata circa 56 Gt CO2 eq, ben 9 Gt CO2 eq in più della media del decennio ,che va dal 2000 al 2009.

Si tratta del più alto aumento mai registrato da un decennio all’altro nei valori medi delle emissioni annuali. Senza immediate e drastiche riduzioni delle emissioni di gas climalteranti , in tutti i settori, l’impegno di mantenere entro 1,5°C il riscaldamento globale non verrà rispettato.

I gas climalteranti sono spesso confusi e sovrapposti ai gas serra.

I gas serra sono tutti quelli , che trattengono calore in atmosfera, i climalteranti sono quelli la cui concentrazione è aumentata per effetto delle nostre azioni e sono quelli che stanno comportando un aumento della temperatura media del pianeta.

Climalteranti sono l’anidride carbonica, il metano, l’azoto, i fluorati.

Non è climalterante il vapore acqueo che pure costituisce circa i due terzi dei gas serra. Molto spesso però i due termini, gas serra e climalteranti, sono usati come sinonimi.

La CO2 equivalente (CO2e) è una misura che esprime l’impatto sul riscaldamento globale di una certa quantità di gas serra , che prima abbiamo citato rispetto alla stessa quantità di anidride carbonica (CO2).

Definiamo cosa si intende per clima e nei prossimi articoli tratteremo tutti gli aspetti connessi.

IL clima è uno stato di equilibrio energetico  del sistema climatico , considerato in un dato ambito spaziale e in un dato tempo.

IL sistema climatico è costituito dall’atmosfera, l’oceano, la biomassa , la vegetazione, la criosfera cioè le zone della Terra  dove l’acqua è congelata e include superfici innevate, terreni gelati, ghiaccio marino e terrestre e le calotte polari dell’Antartide e della Groenlandia .

Tratteremo nei prossimi articoli i riscontri sperimentali dei cambiamenti climatici, le cause astronomiche , le variazioni dell’attività solare , l’impatto con meteoriti

L’Ipcc è spesso criticato, per motivi opposti.

 Da un lato c’è chi sostiene che non dica la verità fino in fondo, che la situazione sia peggiore di quanto non traspaia dai suoi documenti. Al contrario per alcuni direbbe troppo, perché molte delle sue affermazioni non sarebbero corredate da prove sufficienti. In realtà IPCC ,non fa ricerca in proprio, ma realizza review delle conoscenze prodotte nei laboratori di tutto il mondo , pur tenendo in qualche modo conto delle sensibilità politiche di quasi 200  Paesi, elabora rapporti scientifici molto dettagliati e affidabili.

 

 

 

 

 

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