Derubato e sfigurato un 19enne ucraino nella stazione di Milano

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Danylo S. è stato aggredito da sei giovani nordafricani in un sottopasso. Qualcuno ha estratto un taglierino e lo ha colpito più volte

 Il giovane derubato e sfigurato

 

AGI – Un ragazzo ucraino di 19 anni, Danylo S., ha denunciato ai carabinieri di essere stato aggredito e sfigurato con un taglierino alla stazione ferroviaria Garibaldi di Milano.

Paolo Bocedi, il presidente di ‘SOS Italia Libera’ che segue la vicenda, ha annunciato che l’onorevole Riccardo De Corato presenterà un’interrogazione parlamentare e riferisce di essere stato contattato dalla madre del giovane “che chiede giustizia”.La notizia della presunta aggressione è stata anticipata nei giorni scorsi dal quotidiano ‘Il Giorno’.

Nella denuncia, letta dall’AGI, il giovane racconta di essere stato accerchiato nel sottopasso verso l’uscita da sei ragazzi da lui identificati come “soggetti di origine nordafricana” che gli avrebbero strappato gli occhiali.

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“Cercavo di raggiungerli – è la sua ricostruzione – e, giunto all’uscita della stazione, notavo che c’erano altri ragazzi nordafricani, circa 40, ad aspettarli”. A quel punto avrebbe deciso di allontanarsi con le sue due amiche e dirigersi verso il Mc Donald.

“Nonostante non avessi intenzione di recuperare quanto sottratto né di avere discussioni una parte di quel gruppo, circa una quindicina iniziava a rincorrermi sino a raggiungermi e uno di loro mi colpiva con la fibbia della cintura in corrispondenza dell’occhio destro. A causa del colpo mi piegavo per proteggermi dalle altre percosse e, uno di loro, posizionandosi alle mie spalle mi feriva con un coltello tagliandomi dalla fronte fino al mento. Dopo avermi ferito, si allontanavano sottraendomi il borsello”.

Alla denuncia sono allegati il referto e le fotografie che mostrano il volto sfigurato. “Ho contattato il mio amico Riccardo De Corato e l’assessore alla Sicurezza Romano La Russa – afferma Bocedi -. Danylo, medicato all’ospedale Sacco, ha 80 punti di sutura su tutto il corpo e chiede giustizia assieme alla madre e al fratello minore coi quali vive a Cinisello Balsamo. Come associazione lottiamo da sempre per la legalità. Quello che è successo è una nuova forma di legalità, il racket da strada”. Il giovane, che è assistito dall’avvocato Massimiliano Lanci, lavora per una società di allestimenti per eventi a Saronno.

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