Caso Vannacci, c’è chi se la prende con Crosetto. Alemanno: “Generale sacrificato per il politicamente corretto”

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Secondo l’ex sindaco di Roma, il pensiero razzista, omofobo e antiambientalista del generale è “esattamente quello della gran parte dei nostri migliori soldati”

ROMA – “Da un lato chiedono ‘punizioni esemplari’, dall’altro mi insultano perché sarebbe stato punito. Non è stato punito e non avrà punizioni esemplari sommarie perché, come ho scritto, ci sarà un regolare ‘esame disciplinare’. La Difesa ha le sue regole e Vannacci le conosce bene“, ha scritto su Twitter il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in risposta alle fazioni che si sono create dopo lo scoppio del caso del generale Roberto Vannacci, autore del libro ‘Il mondo al contrario’, intriso di omofobia, razzismo e antiambientalismo. Tra chi attacca il ministro, reo, secondo alcuni, di aver punito ingiustamente il generale avviando un esame disciplinare, c’è pure Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e attuale portavoce del Forum dell’indipendenza italiana.

“L’aspetto più grave e condannabile della vicenda del generale Vannacci è il comportamento del ministro Crosetto che ovviamente ha provocato l’immediata destituzione del generale dal suo incarico“, ha commentato Alemanno.

“Anche ammettendo che il comportamento di questo generale sia stato criticabile- prosegue- il ministro non poteva e non doveva censurarlo in modo così brutale attraverso un tweet, probabilmente senza neppure conoscere bene la questione. Compito del ministro della Difesa dovrebbe essere quello di difendere i suoi ufficiali, soprattutto quando hanno una carriera di tutto rispetto e in prima linea come Vannacci”.

Per Alemanno, “il compito di giudicarne il comportamento è degli organi disciplinari interni all’Esercito, non della autorità politica. Tra l’altro il pensiero esposto, magari con linguaggio da caserma, interpreta esattamente quello della gran parte dei nostri migliori soldati, come dimostra la piena solidarietà che gli è stata data dal mondo dei paracadutisti. Ma per Crosetto, evidentemente, è più importante far vedere che, oltre ad essere un iper-atlantista, è anche un primo della classe nel politicamente corretto”. “Non è bello né intelligente per un ministro della Difesa- conclude il portavoce del Forum dell’indipendenza italiana- essere contemporaneamente guerrafondaio e sleale nei confronti dei suoi migliori soldati. Con chi pensa di combattere le sue future guerre? Con Elly Schlein e Roberto Saviano?“.

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