Gli ‘anticoncezionali’ non fermano la diffusione dei ratti a New York

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Gli animali sono talmente resistenti da vanificare anche l’effetto del ‘ContraPest’, sostanza pensata per ridurre la fertilità di specie che mediamente partoriscono fino a otto cuccioli

AGI – Il ‘drink’ anticoncezionale che ha fermato la popolazione di ratti in Florida e California, non ha avuto i risultati sperati nella Grande Mela. Ad ammetterlo, suo malgrado, è stata Kathleen Corradi, la “zarina dei ratti”, come l’hanno ribattezzata i newyorchesi dopo la sua nomina a responsabile dell’ufficio per liberare la città invasa dai roditori.

Secondo quanto riportato dal sito di news locali Gothamist i ratti di New York sarebbero infatti così resistenti da vanificare anche l’effetto di un contraccettivo potente come il ‘ContraPest’, sostanza pensata per ridurre la fertilità di animali che mediamente partoriscono fino a otto cuccioli, cinque volte l’anno. Il metodo ha funzionato negli zoo di Miami e Los Angeles – si legge sul sito – ma non ha avuto praticamente alcun impatto a Bryant Park, polmone verde nel cuore di Manhattan, non lontano dall’iconica Times Square.

Nel tentativo di vincere la sua crociata ai ratti, continua Gothamist, “New York ha usato il veleno, la riduzione dei tempi di permanenza della spazzatura in strada e persino il bombardando delle tane con il ghiaccio secco”. I funzionari del Municipio sono quindi passati agli anticoncezionali, “ma, a quanto pare, hanno fallito anche questa volta”, taglia corto la testata.

Dopo un mese e mezzo, alle autorità comunali non è rimasto che dichiarare l’insuccesso del progetto pilota a base di ‘ContraPest’, metodo considerato non all’altezza della sfida benché Bryant Park abbia già fatto sapere che sta già valutando “altri prodotti contraccettivi” da sperimentare in futuro.

Intanto però la sceriffa anti-ratti, Kathleen Corradi, ha spiegato perché il terribile e prolifico nemico ha vinto anche contro il contraccettivo liquido: i ratti newyorchesi, a suo dire, avrebbero dovuto ingerire una grande quantità di cibo impregnato di sostanza (introdotta in scatolette lasciate al parco) ma data l’abbondanza di alternative disponibili a New York dove i rifiuti sono ovunque, i roditori hanno trovato dei ‘menù’ più graditi ed evitato il cibo al ‘ContraPest’.

Il problema dei milioni di ratti che infestano la Grande Mela è diventato ’emergenza’ già in primavera, quando il Sindaco Eric Adams, per la prima volta nella storia della metropoli americana, ha deciso di formare una ‘task force’ per sterminarli e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Obiettivo per il quale i newyorchesi dovranno aspettare ancora.

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