Sicurezza sul lavoro, Governo taglia le ore di formazione. FLP: “Governo faccia un passo indietro. La riduzione delle ore di formazione è inaccettabile”

Politica

Di

ROMA – “Siamo molto preoccupati dalla notizia della riduzione delle ore di formazione obbligatorie per i lavoratori dei settori particolarmente a rischio prevista nella bozza di accordo Stato-regioni predisposta dal Governo” così Marco Carlomagno, segretario generale FLP, la federazione dei lavoratori della pubblica amministrazione, sulla bozza di accordo secondo la quale verrebbero ridotte da 16 a 10 le ore di formazione. “La gravità della situazione che – continua Carlomagno – segna oltre 450 incidenti sul lavoro solo nel 2023, avrebbe dovuto comportare una scelta del tutto diversa, cioè implementare questi percorsi anziché ridurli”.

Ma non è solo la riduzione delle ore a lasciare perplessa la FLP: “Abbiamo forti dubbi anche sulla proposta di implementare la formazione a distanza per tutte le attività e sulla previsione che l’obbligo spetti unicamente all’impresa aggiudicataria e non anche a quelle subappaltanti che, come è noto, sono la stragrande maggioranza nei settori dell’edilizia e delle costruzioni dell’infrastrutture logistiche”.

“A questa situazione si aggiunga lo stato in cui versa l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), l’Agenzia governativa deputata al controllo e al rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro: organici dimezzati rispetto al fabbisogno, pochi mezzi a disposizione per le attività esterne e stipendi tra i più bassi di tutte le Pubbliche amministrazioni – dice Marco Carlomagno – “Non è un caso che ci siano state troppe rinunce in relazione ai posti messi a concorso in questi mesi, dopo anni di blocco. Una situazione al collasso che ha portato in questi mesi il personale a scioperare e le OO.SS. a dichiarare nuovamente lo stato di agitazione con il blocco delle attività”.

“Insomma: l’appello del Presidente Mattarella è stato evidentemente ignorato a favore di una riduzione dei costi. Per questo – dice la FLP – chiediamo immediatamente alla Presidente del Consiglio e alla Ministra del Lavoro la modifica della bozza di accordo, prima dell’esame in Conferenza Stato Regioni, e allo stesso tempo, il rispetto degli impegni assunti con il personale dell’INL per il riconoscimento delle indennità spettanti e finora negate e adeguati investimenti in un settore tanto strategico a tutela del lavoro e della sua sicurezza. Le morti e gli incidenti su lavoro sono un’ignominia inaccettabile per un Paese come il nostro e vanno da subito fermate”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube