Mafia. Malan (FdI): dopo 30 anni finalmente si cerca di fare chiarezza su stragi ‘92

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“Ad oltre 30 anni dai tragici attentati in cui trovarono la morte Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è arrivato il momento di fare chiarezza e di fugare tutti i dubbi e le incertezze che questi drammatici eventi ancora si portano dietro. È il compito che fin dall’inizio si è posta la Commissione Antimafia presieduta dall’onorevole Colosimo, cui va il plauso per il lavoro che sta svolgendo. Infatti, dalle audizioni in corso stanno emergendo fatti ed eventi di enorme rilevanza grazie alle testimonianze dell’avvocato della famiglia di Borsellino, Trizzino, e degli stessi familiari, cui va espressa solidarietà per quanto hanno vissuto in questi anni. È senza dubbio motivo di soddisfazione che oggi,  grazie al centrodestra, si voglia andare fino in fondo nel fare chiarezza su quanto accadde nell’estate del 1992”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan

Mafia, Russo (FdI): nuova lettura sulla stagione delle stragi

“Oggi, in commissione Antimafia, abbiamo continuato ad ascoltare le ricostruzioni di Lucia Borsellino e dell’avvocato della famiglia Borsellino, Fabio Trizzino. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto. Con questa testimonianza si stanno finalmente disvelando e mettendo insieme elementi già noti, ma che grazie alle ricostruzioni dell’avvocato Trizzino e al coraggio della famiglia Borsellino possono essere letti sotto una nuova luce. Siamo certi che dall’intuizione con cui il presidente Colosimo ha deciso di procedere in questa opera di ricostruzione della verità nasceranno importanti frutti. In particolare, non posso che evidenziare quanto ci sia ancora da approfondire sul tema dell’inchiesta mafia-appalti, sugli eventuali ritardi nel procedere su questo importante filone d’indagini e sul clima avvelenato della Procura di Palermo, all’epoca dei fatti definita dallo stesso Borsellino ‘nido di vipere’. Un grande ringraziamento da parte mia alla famiglia Borsellino per la loro azione di ricerca della verità, fatta nel dignitoso silenzio e nel rispetto delle istituzioni. Dico questo in qualità di commissario antimafia, ma anche da cittadino palermitano che all’epoca visse con sgomento, come tanti giovani di allora, quegli avvenimenti.  Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Raoul Russo, componente della commissione Antimafia.

Mafia. Sisler (FdI): grazie a centrodestra e presidente Colosimo operazione verità su stragi ‘92 

“Sento di dover esprimere un profondo ringraziamento alla famiglia Borsellino, in particolare alla figlia Lucia, per l’intensa quanto dolorosa ricostruzione degli eventi che sono trascorsi dall’attentato di via D’Amelio fino ad oggi. E ringrazio anche l’avvocato della famiglia Borsellino, Fabio Trizzino, la cui precisa e documentata ricostruzione dei fatti ha consentito di mettere ordine tra eventi già conosciuti ed altri meno noti, ma che messi nella giusta sequenza hanno consentito di far emergere scenari fino ad ora erano rimasti in secondo piano. E senza dubbio il merito di tutto ciò va dato alla presidente Colosimo ed a tutta la Commissione, che fin dal primo momento si è posta come obiettivo quello di fare chiarezza su quanto è accaduto in quella drammatica estate del ’92. Un motivo di orgoglio rafforzato anche dalla considerazione che è grazie ad una maggioranza di centrodestra se finalmente viene portata avanti questa operazione verità”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Sandro Sisler, componente della Commissione Antimafia.

Mafia. Sallemi (FdI): Inquietante mancata perquisizione in via D’Amelio di un immobile riconducibile a famiglia mafiosa 

Nella giornata odierna si è conclusa l’audizione dell’avvocato dei figli del giudice Borsellino, il legale Fabio Trizzino, e di Lucia Borsellino in Commissione Nazionale Antimafia. Una lunga e articolata audizione che nella seconda parte ha lasciato spazio per le domande dei commissari. Il senatore Salvo Sallemi è intervenuto per chiedere chiarimenti al legale della famiglia e alla figlia del giudice su alcuni importanti aspetti.

“Nella strage di via D’Amelio vi è un aspetto, tra i tanti purtroppo, che appare inquietante. Ossia la mancata perquisizione di una abitazione proprio in via D’Amelio, al civico 46, che si trovava nel palazzo nei pressi della casa della madre del giudice Borsellino. Un immobile riconducibile famiglia mafiosa Buscemi, un luogo importante per poter comprendere di più sulla logistica ma anche sulle menti e finalità stragiste. Purtroppo anche la figlia del giudice, Lucia Borsellino – dice Sallemi – ha confermato di aver conosciuto in un secondo momento l’appartenenza dell’immobile e il fatto che nell’immediato non sia stata seguita alcuna pista investigativa in merito, un fatto inquietante”.

“Inoltre, sul dossier mafia appalti, ho chiesto lumi sulla conoscenza del giudice Borsellino delle indagini svolte a Catania e se avesse avuto contatti con il pm Felice Lima e circa la collaborazione del pentito Lipera che decise di “parlare” a Catania e non a Palermo – dice ancora il senatore -. Ci sono tanti aspetti da approfondire e di certo questo ciclo di audizioni con l’avvocato Trizzino e con Lucia Borsellino, seppur dolorose per loro per i ricordi che generano, ci ha aiutato a una comprensione maggiore di fatti, aspetti e notizie ancora non rivelate pubblicamente a trent’anni di distanza dalla strage. Di questo non possiamo che ringraziare il presidente Chiara Colosimo per aver dato alla Commissione questa importante possibilità per cercare di scoprire la verità dopo clamorosi depistaggi”.

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