Il tasso fisso per il mutuo casa è in media del 4,32%

Economia & Finanza

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La stima è dell’Abi: il tasso più elevato si è registrato nel Nord-Est, quello più basso al Centro. Per i contratti a tasso variabile, il tasso sale al 4,76%

AGI – Nel secondo trimestre del 2023 il tasso medio applicato alle famiglie sui nuovi mutui a tasso fisso per l’acquisto di abitazioni è risultato del 4,32%, con minime differenze tra le singole aree territoriali. In particolare, il tasso più elevato si è registrato nel Nord-Est con il 4,40%, seguito dal 4,35% nelle Isole, 4,31% nel Nord-Ovest, 4,30% nel Sud. Il livello più basso si è riscontrato nel Centro con il 4,27%.

È quanto riferisce l’Abi dopo aver approfondito i recenti dati territoriali pubblicati dalla Banca d’Italia.

Sempre nel secondo trimestre 2023 i tassi sui nuovi Mutui a tasso variabile sono risultati un po’ più alti di quelli a tasso fisso: 4,76% a livello nazionale, rispetto al 4,32% del fisso. Nelle singole aree territoriali i tassi variabili sono stati: 4,80% nel Nord-Ovest; 4,75% nel Nord-Est, 4,71% nel Centro e 4,86% nelle Isole.

Il livello più basso dei Mutui a tasso variabile si è riscontrato nel Sud con il 4,66%. Sempre nel secondo trimestre 2023, i tassi praticati alle imprese sui nuovi prestiti connessi a esigenze di investimento sono risultati mediamente del 5,26% a livello nazionale, 5,21% nel Nord-Ovest, 4,99% nel Nord-Est, 5,33% nel Centro, 5,98% nel Sud e Isole; il maggior livello dei tassi nel Mezzogiorno riflette la maggiore rischiosità dei prestiti alle imprese: a giugno 2023 il rapporto sofferenze lorde su impieghi alle imprese è stato, infatti, più elevato nel Mezzogiorno (3,4% rispetto al 2,0% del totale Italia, 1,5% nel Nord e 2,7% nel Centro).

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