La comunicazione oggi ha un ruolo vitale per tutte le età e gli scopi comunicativi che possono essere amicali, commerciali, ludici, lavorativi. Ma nonostante i grandi progressi tecnologici la comunicazione di oggi deve affrontare ancora grandi sfide: la prima sfida è data dall’eccessivo proliferare sui media di contenuti ed informazioni spesso difficilmente verificabili per cui non si riesce a capire se sono vere o false. Un grave problema, legato ai dispositivi digitali, è la tendenza alla dipendenza sviluppatasi tra molti giovani e giovanissimi. Su tali problemi gli adulti devono vigilare e ridurre il più possibile le ore di esposizione dei ragazzi sui media, per tutelarne la salute fisica e mentale. Sempre più giovani non praticano alcuna attività fisica per stare il più possibili sui social. Ne derivano problemi di socialità, di condivisione di momenti in attività all’aperto e una sorta di alienazione dalla vita reale. Va ricordato che come sempre la tecnologia non è né positiva né negativa in sé, tutto dipende dall’uso che se ne fa. Tant’è che uno degli aspetti positivi nei nuovi sistemi comunicativi è l’inclusività e la maggiore diversità per cui anche i gruppi marginalizzati possono far sentire la loro voce e partecipare attivamente al dibattito pubblico. In tal modo si è accresciuta la consapevolezza e la sensibilità verso problematiche sociali e politiche. Nella nuova comunicazione vi sono aspetti diversi che implicano delle domande specifiche: oggi siamo costantemente connessi, ma questa è realmente una forma di libertà o la riduzione dell’uomo ad uno spettatore della vita, che invece di vivere la realtà spazio-temporale, l’unica che realmente gli appartiene, si limita ad osservare, immobile e curvo sul suo cellulare, una realtà distorta, lontana dal suo mondo, astratta e mistificata; un uomo sempre più alienato dai rapporti diretti, faccia a faccia che sembra preferire al dialogo diretto e umano la mediazione di uno schermo, fino ad addirittura instaurare appaganti rapporti sessuali virtuali attraverso le videochiamate. Oltre al sesso, anche la parola amicizia sembra essere distorta sui social: un amico da sempre è una persona cara con la quale ci si frequenta assiduamente e si condividono segreti, ideali, difficoltà, ma nel gergo della nuova comunicazione social amico è una persona che non si conosce nella realtà, è di fatto un perfetto sconosciuto con il quale si condivide la chat. Contatti virtuali che spesso celano, truffatori, violentatori, pedofili ed incalliti e datati viveur, che si dichiarano per lo più separati in casa. Il folle circo dei social ingloba più del 60% della popolazione mondiale e questo significa che per la maggioranza dell’umanità c’è, a causa dell’alterazione dei valori semantici della parola, l’inevitabile alterazione della realtà e dei valori originari dell’uomo.
E poi anche di salute mentale… parliamone!