Attacco in una scuola in Francia: ucciso un insegnante a coltellate [VIDEO]

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L’aggressore ha urlato “Allah Akbar”. Il ministro degli Interni, Gerald Darmanin: “L’uomo è stato fermato”

AGI – Il terrorismo di matrice islamista torna in Francia. Un assalitore armato di coltello ha fatto irruzione in una scuola, il Lycee Gambetta di Arras, a metà mattinata e ha ucciso un insegnante ferendo gravemente altri due persone. Gridando “Allah Akbar”, secondo diversi testimoni non ancora confermati dalla polizia, l’assalitore – un giovane di una ventina di anni che era stato a scuola nel liceo- ha sgozzato il professore, e ferito il vicepreside e un altro impiegato.

Il giovane, che è stato catturato, risultava all’attenzione delle autorità con la sigla S che serve a identificare i probabili estremisti.

Tra i feriti uno, accoltellato più volte, è gravissimo, l’altro anche lui insegnante, non è in pericolo di vita. Secondo il ministero dell’Interno, è stato arrestato anche il fratello, che non era presente sulla scena. Tutte le scuole della città sono state messe in isolamento e adesso sul posto è atteso il presidente francese, Emmanuel Macron, oltre al ministro della scuola, Gabriel Attal.

Un video, che è circolato rapidamente sui social network, fornisce un primo resoconto dell’accaduto. Ripreso dalle finestre del liceo da alunni sbalorditi, mostra l’assalitore, armato di coltello, che attacca le persone nel cortile della scuola: avanza con passo sicuro, vestito con una giacca grigia. Le sue vittime cercano di tenerlo a bada con una sedia, ma una persone cade.

“E’ il vicepreside”, urla un alunno, la cui voce è udibile nel filmato. L’uomo, caduto a terra sulla schiena, viene picchiato dall’aggressore, che poi si sposta su un’altra persona.

Poco prima delle 13.00, la Procura nazionale antiterrorismo ha annunciato che si fa carico dell’inchiesta per le accuse di “omicidio terroristico”, “tentato omicidio terroristico” e “associazione a delinquere di stampo terroristico” finalizzata ad attentati.

Le indagini sono state affidate alla Sottodirezione antiterrorismo della Direzione nazionale della polizia giudiziaria, al servizio di coordinamento, alla Direzione nazionale della polizia giudiziaria e alla Direzione generale della sicurezza interna.

Il precedente

In mancanza di altri elementi, l’accaduto richiama quello che avvenne il 16 ottobre del 2020, quando un insegnante di storia e geografia, Samuel Paty, venne assassinato nelle vicinanze della scuola in cui insegnava a Conflans-Sainte-Honorine, nella regione di Parigi: l’insegnante fu il bersaglio di un terrorista ceceno, rifugiato in Francia con la sua famiglia, che fu poi ucciso dalla polizia.

Prima di commettere l’indicibile, Abdoullakh Anzorov, alias “Al Ansar Chechen 270” sulle reti, aveva appena visto un video di odio che deplorava il fatto che l’insegnante 47enne avesse mostrato vignette del profeta in classe.

L’accaduto avviene anche in un contesto di alta tensione internazionale, segnato dall’offensiva terrorista lanciata da Hamas e la risposta di Israele nella Striscia di Gaza.

 

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