Da tempo è in atto un processo di scristianizzazione dell’Occidente dovuto all’affermazione di un modello di vita materialista, individualista, egoista ed egocentrico, promossa e veicolata soprattutto dai mass media. E’in atto una profonda crisi interna di una Chiesa attenta oramai quasi esclusivamente ai problemi sociali ed all’accoglienza dei migranti, elementi che la distraggono dal suo ruolo prettamente spirituale. Una chiesa incapace di parlare al cuore ed allo spirito della collettività, sempre più frastornata ed inconsapevole vittima di un sistema economico e politico che la sfrutta e la umilia, privandola anche della libertà d’opinione. Ma questo processo di scristianizzazione si sta affermando anche per volere del sistema politico globalista e neoliberista, contrario ad ogni forma identitaria sia essa religiosa, culturale o nazionale che contrasta col sistema stesso. La società è travolta da una deriva morale e culturale voluta e promossa dai potenti del mondo che difendono falsi diritti e libertà per scristianizzare l’occidente e distruggere tutti i valori umani di dignità, solidarietà, pace, amore, comunione, rispetto della natura divina e dell’uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio, il tutto per affermare una società abortista, materialista, solipsista, senza storia, famiglia, identità, dignità e perciò controllabile e manipolabile, nella quale si può applicare il principio del “dividi et impera” e si può imporre qualunque obbligo. Una società nuova in cui non è più consentito pensare in modo critico ed intelligente e chi esprime il proprio pensiero e si oppone al sistema viene cancellato, licenziato, attaccato in ogni modo dalla censura di Stato, di fascista memoria, o subisce la gogna mediatica. Non ci sono più garanzie e diritti per nessuno.. altro che libertà democratiche! Si è affermato un sistema di potere internazionale che pretende di controllare tutto e tutti con la tecnologia, che è contro la vita e i giovani, ingannati, usati e sfruttati…, un sistema che per perseguire i suoi scopi liberticidi e immorali, promuove ogni forma di pseudo libertà sessuale. Si vuole affermare una società malata in cui il sesso è diventato un’ossessione politico- sociale ed uno strumento discriminante ed ostentato contro i cosiddetti “normali”(ancora una volta “dividi et impera” ), usato per definire, catalogare ed etichettare gli esseri umani come si fa con le targhe di una macchina. Tutti etichettati dietro una parvenza di libertà che omologa, definisce, (creando i veri stereotipi), spersonalizza e così nascono i nuovi uomini in parte definiti ed omologati ed in parte mutanti per togliere ogni identità, soggettività e dignità. Un uomo senza identità non ha radici, è debole e confuso, non ha forza è una canna al vento che si può inquadrare e spingere dove si vuole. Con questa nuova visione del mondo post industriale, neoliberista, liquida non può collimare il cristianesimo che mette al centro l’uomo con la sua unicità, con la sua integrità fisica e morale, la sua realizzazione materiale attraverso il lavoro, e quella spirituale. Il vero cristiano non accetta mai compromessi, la verità è una e va testimoniata anche con la vita:
” Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri dei loro cuori, così da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna….Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che si addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balia di una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia…..oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.”
Dalla Lettera ai Romani cap.1, 24-35 .