Svolta in R.D. del Congo: sanità gratuita per le gestanti fino a un mese dopo il parto

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ROMA – “Da oggi le donne non dovranno più avere paura di restare incinte, perché avranno accesso alla sanità gratuita”: con queste parole la ministra della Salute della Repubblica democratica del Congo, Roger Kamba Mulamba, ha presentato un piano volto a garantire assistenza sanitaria gratuita per le donne al momento del parto, e per i nascituri.

I neonati– ha continuato Mulamba- non dovranno più morire perché non hanno antibiotici, né le donne dovranno più morire per perché non riescono a pagare il parto cesareo “.

Il paese africano registra i tassi di mortalità materna e infantile tra i più alti al mondo: 547 donne su 100mila muoiono di parto, mentre 27 bambini ogni mille nati vivi muore entro i primi 28 giorni. Si tratta di numeri ancora lontani dagli obiettivi di Sviluppo fissati dall’Agenda delle Nazioni Unite per il 2030, che fissa i due tassi rispettivamente a 70 morti su 100mila e 12 su mille.

Il piano ideato dal governo di Kinshasa punta a mettere a disposizione entro il 2023 servizi sanitari gratuiti durante il periodo di gestazione e oltre, entro un mese dal parto. Anche i neonati quindi riceveranno per i primi 28 giorni di vita assistenza sanitaria completamente gratuita. La prima fase del piano riguarderà però solo 13 delle 26 regioni del Paese, con uno stanziamento di circa 40 milioni di euro.
Il ministro Mulamba tuttavia ha chiarito che il governo lavorerà ad estenderlo “presto” in tutto lo Stato, nell’ambito di un piano che prevede 200 milioni di euro, e che sarà accompagnato da una campagna di comunicazione che punta a raggiungere via radio, televisione e internet soprattutto le donne che vivono condizioni di marginalità oppure in zone rurali e remote. Il piano inoltre riguarderà le regioni orientali, preda da anni delle violenze di decine di gruppi armati che hanno gravi ripercussioni sui servizi e sulla condizione economica delle famiglie.

La Banca mondiale calcola che questo tipo di assistenza costerà al sistema sanitario circa 100 milioni di euro. Visite di controllo possono costare intorno ai 27mila franchi congolesi (pari a circa 7 euro), mentre un’ecografia costa 60mila franchi congolesi (circa 12 euro). Tuttavia, sempre la Banca mondiale avverte che oltre il 60% della popolazione vive con meno di 5.600 franchi, ossia meno di 2 euro al giorno.
Negli ultimi mesi, inoltre, si sono registrati negli ospedali scioperi di medici, infermieri e altre figure sanitarie a causa degli stipendi troppo bassi oppure per i ritardi nei pagamenti.

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