“Se non cambierà intifada pure qua”, cantano gli studenti mentre sfilano nel centro di Bologna
ROMA – Cartelli in fiamme per bruciare fotografie con i volti della premier Giorgia Meloni, della segretaria del Partito democratico Elly Schlein, del sindaco Matteo Lepore e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu (con di fianco una stella di David). Succede anche questo durante un corteo studentesco che si sta svolgendo a Bologna nel giorno dello sciopero nazionale. “Studenti al fianco della Resistenza palestinese. Contro la scuola gabbia 10, 100, 1000 occupazioni”, è il testo dello striscione che apre la manifestazione, a firma Collettivo interscolastico.
Circa 200 i ragazzi delle superiori che sono partiti da piazza San Francesco, nelle prime file studenti universitari di Cambiare rotta. Tra i cori “Palestina libera” e “Se non cambierà intifada pure qua”, ma anche “Elly Schlein e Giorgia Meloni non siete come noi fuori dal cogl…” e la parola “boia” associata ancora alla premier, a Netanyahu e al ministro Matteo Salvini.
“Se non cambierà intifada pure qua”, cantano poi gli studenti mentre il corteo sfila per via Marconi, dopo che un cordone di polizia ha posto un blocco su via Rizzoli impedendo il passaggio verso piazza Maggiore: “Il Pd non è qua sta con Confidustria, anzi no fa di più organizza i caschi blu”, un altro coro scandito dai manifestanti.