FOTO | VIDEO | A Bologna gli studenti ‘scoprono’ la cultura tecnica e creano oggetti del futuro

Emilia Romagna

Di

Per il quinto anno consecutivo va in scena “Saranno virtuosi”, evento di orientamento promosso dall’azienda Metalcastello di Castel di Casio e dall’Agenzia Dire

LIZZANO IN BELVEDERE (Bologna) – Invenzioni, creatività e un focus sull’importanza del lavoro di squadra e della collaborazione. Così ragazze e ragazzi delle scuole medie dell’Appennino bolognese vanno alla scoperta della cultura tecnica. Per il quinto anno consecutivo va in scena infatti “Saranno virtuosi”, evento di orientamento promosso dall’azienda Metalcastello di Castel di Casio e dall’Agenzia Dire nell’ambito del Festival della Cultura tecnica della Città metropolitana che indaga sul potenziale delle giovani generazioni e ‘smonta’ i clichè sul lavoro in fabbrica. Al Palazzetto dello sport di Lizzano in Belvedere, circa cento studenti degli istituti comprensivi del territorio in platea si sono confrontati con l’ad di Metalcastello Stefano Scutigliani, per parlare di lavoro, formazione, competenze ma anche aspirazioni e sogni.

“Questa edizione mi è particolarmente piaciuta perché ha messo l’accento sulle capacità, quelle che vengono definite trasversali- sottolinea Scutigliani- spirito di squadra, impegno, comunicazione”. In questo senso è sempre più necessario coinvolgere i giovani, perché “le eccellenze del territorio hanno bisogno di ragazzi eccellenti. E qui ci sono potenzialità eccellenti, inespresse, che devono essere coltivate“. Quest’anno infatti la kermesse si è sviluppata in autunno con una serie di incontri nelle scuole di Porretta Terme e Gaggio Montano, coinvolgendo gli studenti in una serie di attività. Prima con una ‘challenge’ in classe dove i ragazzi con l’ausilio di 50 cannucce, scotch e forbici in 15 minuti dovevano creare un ponte che potesse reggere un certo peso, scoprendo il lavoro in team, con la pressione del conto alla rovescia per arrivare al risultato e indagando anche l’importanza della collaborazione, del confronto e della conoscenza tecnica. Insomma, tutti temi fondamentali nel lavoro del futuro e che anche un’azienda metalmeccanica, in apparenza tradizionale come Metalcastello, vuole sottolineare per smontare i cliché legati al lavoro in fabbrica. Attività che ormai non è più fumo e catena di montaggio ma macchinari hi-tech, automazione, robotica, e infatti richiede sempre più competenze trasversali e creative oltre a quelle specifiche.

All’evento di oggi gli studenti si sono rivisti mentre progettavano e costruivano in classe, e sono stati anche premiati. Un’altra attività di “Saranno virtuosi” comprendeva infatti un concorso per creare un oggetto, un’invenzione che possa servire nel futuro o che lo possa rendere migliore. C’erano dieci giorni di tempo per creare a casa, in gruppo o da soli, il progetto. I ragazzi si sono potuti sbizzarrire tra bracci meccanici, macchine volanti, orologi che teletrasportano e zainetti “jetpack” dotati di propulsori e in totale hanno prodotto 29 elaborati, dando libero sfogo alla fantasia. Il progetto vincitore, premiato con 500 euro, consiste in una “macchina anti pericolo”, che i ragazzi hanno immaginato dotata di un set di ruote che si trasforma automaticamente in base alle condizioni climatiche. Secondo posto, e 300 euro, per il “frigo del futuro” che si sposta da solo per casa, dedicato a persone fragili o con scarsa mobilità, e l’”orologio salva-vita” rivolto alle donne (ma non solo) che nella sua semplicità lancia l’allarme in caso di violenza o aggressione; e infine medaglia di bronzo, premiata con 200 euro, per l’ingranaggio che impedisce alla catena della bicicletta di cadere e per lo “schiaccianoci meccanico” per semplificare la vita anche alle braccia più deboli.

“La novità di questa edizione consiste anche nel premiare un lavoro di squadra fatto da questi ragazzi e mi piace sempre sottolineare che dietro ogni invenzione ci sta la passione, spinta dal divertimento- spiega ancora Scutigliani- e questi ragazzi hanno questa capacità di divertirsi lavorando che gli adulti, ahimè, hanno un po’ perso”. Così capita anche che ad eventi di questo tipo siano i ragazzi a insegnare qualcosa agli adulti. “Ci insegnano a vedere il mondo con occhi nuovi. D’altro canto anche le invenzioni che hanno portato avanti sono veramente, direi fantasiose, ma soprattutto utili. Questo mi induce ad essere positivo sul futuro, perché vuol dire che questi ragazzi cominciano a pensare con la loro testa e non con la testa di altri e non si fanno influenzare. E questo per me è un obiettivo raggiunto”, conclude l’ad di Metalcastello.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube