Unione degli Universitari: “Voto fuorisede primo passo, ma per molti resterà difficile votare”

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Il commento di Federico Amalfa alla Dire: “Non tutti i fuorisede sono universitari, estenderlo anche ai lavoratori e a tutte le votazioni, non solo europee”

ROMA – “L’emendamento presentato da Fratelli d’Italia per permettere in via sperimentale agli studenti fuori sede di votare nei pressi del luogo di domicilio già alle elezioni europee di giugno, rappresenta un primo passo per garantire il diritto al voto a tutti. Il sostegno bipartisan ci fa ben sperare, tuttavia ci pare che questo primo passo non sia abbastanza”. Federico Amalfa dell’Unione degli Universitari commenta così all’agenzia Dire la prima proposta che prevede la possibilità di voto per i fuorisede.

“CONTINUEREMO A PREMERE PER OTTENERE IL PIENO COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI”

“Il voto fuori circoscrizione sarà consentito solo nei capoluogo di regione: questo è meglio di niente, ma per molti studenti resterà comunque molto difficile votare. All’interno della propria circoscrizione, invece, ci sarà maggiore flessibilità- ha aggiunto- Non va poi dimenticato che i fuorisede in Italia sono 5 milioni e non tutti sono universitari. Tutti avrebbero però diritto a votare fuorisede, non solo per le elezioni europee, ma in tutte le votazioni, incluso quelle nazionali, quelle locali e i referendum. Continueremo a fare premere per ottenere il pieno coinvolgimento dei cittadini alla vita elettorale del Paese, e per avere una legge finalmente lo consenta“.

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