Fitto: Italia prima in Ue per obiettivi e investimenti Pnrr

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“Esprimo grande soddisfazione per quanto emerso sull’Italia dalla valutazione di medio-termine sul Pnrr pubblicata oggi dalla Commissione europea” E’ quanto dichiara in una nota il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, sottolineando che “il rapporto di oggi conferma che l’attuazione del Pnrr italiano va avanti con grande efficacia e rapidità e che l’Italia è prima in Europa per obiettivi, riforme e investimenti realizzati”. Le parole del ministro sono a seguito delle risultanze di una analisi dettagliata della commissione europea, giunte oggi sullo stato di avanzamento dei vari piani di recupero e resilienza in Europa.

E come si evince dalle parole di Fitto, si tratta di un giudizio altamente positivo che riconosce il grande lavoro svolto fino a qui dal ministro agli affari europei nel portare a compimento un piano che presentava fin dall’inzio enormi difficoltà e criticità.  “Un riconoscimento molto importante del lavoro di squadra fatto finora anche perché frutto di una valutazione affidata dalla Commissione ad un consorzio scientifico indipendente e di grande prestigio”, ha concluso Fitto.

Secondo quelle che sono le risultanze emerse dal rapporto, l’Italia guida, infatti, la classifica dei Paesi Ue per obiettivi raggiunti nell’ambito della attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel dettaglio, secondo quanto si apprende, il nostro Paese ne ha completati 178 su un totale di 527. Per buona condotta sul Pnrr, la Penisola è seguita dalla Spagna con 121 obiettivi raggiunti su 416 e dalla Croazia con 104 su 372. In totale, gli obiettivi e i traguardi raggiunti dagli Stati Ue sono 1.153, di cui 632 legati alle riforme e 521 agli investimenti.

Nell’analisi emerge come “la mancanza di capacità amministrativa è considerata uno dei principali ostacoli all’efficace attuazione degli investimenti del Recovery Fund in numerosi Stati, in particolare quelli che già si trovavano a fronteggiare bassi tassi di assorbimento dei finanziamenti europei”.  Ma il nostro paese è stato il primo a chidere ed ottenere la quarta rata ( 16,5 miliardi di euro pagati il 28 dicembre) ed è sulla buona strada pèer riscuotere anche la quinta del valore di oltre 10 miliardi.

Ecco allora che le polemiche portate avanti in maniera pretestuosa da parte di sinistra e media, anche in queste settimane, in merito a presunti ritardi ed inefficienze sul piano, sono state categoricamente smentite. Le conclusioni del rapporto che segue di pochi giorni le parole gia benevole sia del presidente Von der Leyen che del commissario all’economia Gentiloni, premiano, e questo occorre dirlo ìin tutta onestà, il grandissimo lavoro fatto dal governo e in particolar modo dal ministro Fitto, a cui si deve gran parte del merito per gli obiettivi raggiunti, tutt’altro che semplici e per l’iniziativa presa di rimodulare il piano nelle sue tante precedenti criticità, legati a tempi e modalita di interventi scelti dai precdenbti governi Conte e Draghi,  riuscendo ad ottenere il via libera dall’Europa.

Non sono mancati ovviamente i commenti positivi per questa bella notizia per il sistema paese  “L’incisiva e rigorosa attuazione del PNRR, che vede nell’Italia la nazione più virtuosa della Ue per qualità degli investimenti e riforme, come certifica oggi la Commissione Ue nel suo rapporto periodico, produce una spinta importante per l’economia italiana. Questo consente di archiviare la stagione dei bonus e dell’assistenzialismo senza limite voluta da PD e M5stelle, che ha devastato i conti pubblici”. Gli indici di gennaio relativi a industria, servizi e costruzioni, soprattutto nel meridione, confermano come la nostra economia sia tra le migliori d’Europa e in una fase di crescita.  Grazie al grande lavoro di revisione della struttura e dei target attuata dal ministro Fitto e dal Governo, ora il PNRR sta diventando davvero uno strumento di crescita per l’Italia. ” hanno scritto in una nota il copresidente del gruppo Ecr al Pe Nicola Procaccini e il capodelegazione di fdi in Europa, Carlo Fidanza

Proprio oggi il quotidiano del sud in un lungo articolo ha sottolineato come proprio la spinta del Pnrr targato Giorgia Meloni sitia diventando una vera soluzione per il Sud. La crescita Istat dell’indice delle costruzioni del +4,4%, infatti, è spiegata dal rapporto Pmi di S&P Global con dati raccolti tra l’11 e il 31 gennaio 2024: l’aumento è legato ai contratti associati al Pnrr. Come dire che i risultati del lavoro fatto da Fitto e dal governo stanno già producendo i suoi benefiici effetti anche sulla economia reale

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