Ponte Morandi, i parenti delle vittime contro Toti

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“Irricevibile la dedica del Tunnel subportuale”. Il governatore: “Stupito dalle critiche” Egle Possetti (comitato vittime): “L’accordo con Aspi sui fondi è stato una vergogna. Auspichiamo delle condanne e verità al processo”

Autore: Simone D’Ambrosio

GENOVA – “Dichiarazioni irricevibili”. Così Egle Possetti, portavoce del comitato Ricordo vittime di Ponte Morandi, definisce la parole del presidente Giovanni Toti, che nella cerimonia di avvio dei lavori del Tunnel subportuale di Genova, realizzato da Autostrade per l’Italia, ha espresso la volontà di dedicare la nuova infrastruttura alla memoria dei 43 morti della tragedia. L’opera, infatti, fa parte dell’accordo sottoscritto da Aspi per ristorare la città dai danni subiti in seguito al crollo del viadotto autostradale. Toti, prosegue Possetti, “ha inoltre aggiunto che quest’opera è ‘una piccola pietra sulla tragedia…’, quasi come se potesse affievolire un po’ l’orrore. Siamo allibiti, sono entrambe dichiarazioni inaccettabili”.

Per Possetti l’unica opera dedicata alle vittime del Morandi sarà il Memoriale, poi, aggiunge, “auspichiamo delle condanne e verità al processo, avremo molte iniziative importanti, ma di certo non sarà un tunnel come questo a ricordarli”. Sull’opportunità dell’opera, in ogni caso, si astiene da pareri tecnici e commenti. Tuttavia, aggiunge, “non possiamo dimenticare la provenienza di questi fondi: sono parte di un accordo concordato in una notte a Roma, mettendo fine a una presenza forte delle istituzioni nel processo. Questa sì che è una grande pietra sulla tragedia: questo accordo è un’altra delle vergogne a cui abbiamo dovuto assistere in questi anni. Le istituzioni avrebbero dovuto essere parte belligerante al nostro fianco nel processo senza essere solo presenze”.

Possetti ribadisce che “questi fondi rappresenterebbero il risarcimento per quello che è avvenuto, è inaccettabile che si possa avvicinare il ricordo dei nostri cari a quest’opera. Diciamo che è una vergogna averlo anche solo pensato. I nostri cari vengono estratti dal cilindro come dei conigli quando fa comodo, ma sono i fatti e non le parole espresse a determinare da che parte della barricata ci si colloca, se con le vittime o con i carnefici”. Secondo la rappresentante del comitato, “troppe persone parlano dei nostri cari e, nei fatti, si sono dimenticati il rispetto per queste vite, fatte cessare proprio da grandi pietre”.
Inoltre, Possetti ricorda che “quest’opera sarà costruita da Autostrade per l’Italia, che non è diversa, ha solo cambiato azionisti e sta tentando di ‘ricostruire il rapporto con il territorio…’. Forse, Autostrade il rapporto con il territorio lo potrebbe iniziare a ricostruire concludendo la messa in sicurezza della rete, in primis”. Infine, con rammarico, sottolinea che “facciamo fatica a non notare come tutti diventino matti e gongolino quando ci sono nuove opere da mettere in cantiere. Poi, per contro, gongolano tutti molto meno quando si tratta di mantenerle in buono stato. Molte persone comprendono la nostra battaglia per mantenere la dignità delle nostre famiglie, per provare a far emergere la verità, per dare un senso a chi resta, per provare a dare un futuro ai giovani. Purtroppo, non tutti”.

GENOVA. TOTI: AMAREGGIATO E STUPITO DA CRITICHE PARENTI VITTIME MORANDI

“Mi amareggia e un po’ mi stupisce sapere che i parenti delle vittime di Ponte Morandi si siano sentiti offesi dalle parole che ho pronunciato in occasione della partenza dei lavori per il Tunnel subportuale”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, rispondendo a Egle Possetti che ha criticato la volontà del governatore di dedicare la nuova infrastruttura alle 43 vittime del crollo di Ponte Morandi. “Mi stupisce perché pur onorando il ricordo di quella grandissima tragedia non credo sia giusto fermare lo sviluppo di una città che, invece, da quel maledetto giorno deve soprattutto imparare che le opere devono essere costruite in modo moderno ed efficiente- precisa Toti- ed è quello che vogliamo fare oggi per non rivivere, in futuro, un altro dramma”. Il presidente spiega che è per questo che “riferendomi al tunnel subportuale ho parlato di un’opera che ci riporta proprio al 14 agosto 2018, opera che continuo a ritenere doveroso dedicare alla memoria delle 43 vittime. Se c’è un legame, è proprio quello di guardare alla nostra città come un posto moderno e sicuro e credo che solo lavorando in questa direzione si possa onorare quelle vittime”.

Per il governatore, inoltre, questo legame “non può essere trovato a tutti i costi nel management di Autostrade, che da allora è cambiato così come l’azionariato. Oggi, dentro Autostrade c’è Cassa Depositi e Prestiti, che sono i soldi pubblici degli italiani. Ci sono fondi di investimento, che allora non c’erano, non c’è più la finanziaria Atlantia che invece era azionista dell’epoca, così come non c’è più il management di allora. Le responsabilità dei passati gestori dovranno essere appurate dai magistrati in tribunale e spero che si faccia giustizia perché chi ha sbagliato paghi la sua colpa”. Invece, conclude, “compiere quei lavori che per anni non sono stati fatti è responsabilità del nuovo management e del nuovo governo. E io esulterò sempre per un nuovo pezzo di strada o di infrastruttura che potrà rendere la Liguria più moderna e sicura, onorando veramente vittime innocenti”.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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