PNRR e  fatti !

Economia & Finanza

Di

Un soggetto che nemmeno lontanamente può essere accusato di partigianeria come il  “PNRR Lab”  della Scuola di Direzione Aziendale della Università Bocconi di Milano afferma,  che dei 235,1 miliardi di euro tra PNRR e Fondo Complementare , a febbraio scorso erano stati effettivamente spesi 18,6 miliardi da sommare, a 27 miliardi erogati come sconti fiscali.

 Resta da intendersi , che sulla crescita del PIL italiano non incidono gli sconti fiscali.

 Questi 18,6 miliardi sono tutti investimenti fatti da Rete Ferroviaria Italiana e,  già programmati prima del PNRR.

Vergogna , per l’inclusione sociale 500 milioni ! La decantata digitalizzazione ? Spesi un miliardo. Bisogna anche aggiungere , che le ferrovie presentano un adeguamento costi di investimenti aumentati del 26% (…..molto…ma molto di più del tasso di inflazione e dell’incremento dei costi di settore ).

 L’investimento PNRR effettivo classificabile come spesa pubblica ammonta a 3,1 miliardi che  sono soldi spesi , per l’efficienza energetica e 300 milioni per le scuole. Alla fine l’incidenza effettiva sulla crescita dipenderà dalla capacità di spesa dei piccoli comuni.

Consolidato ormai il dato sullo squilibrio, rispetto alla capacità di spesa tra comuni del Nord e comuni del Sud. A dicembre secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio,  i comuni del Nord si erano aggiudicati il 23% dei progetti e quelli del Sud l’11%.

Faremo i conti a tempo debito,  di quanto avrà inciso il PNRR sulla crescita. Considerando ancora l’analisi del “PNRR Lab”  della Sda Bocconi relativamente agli asili nido , l’intervento inciderà considerevolmente sulle regioni del Centro e del Nord centrando l’obiettivo del 33% di asili nido e poco cambierà,  per il Sud.

 Vediamo cosa dirà la Politica nei comizi elettorali, per le europee rispetto al massimo possibile di risorse ottenute  dall’Europa. 

Tutti i documenti ufficiali prevedono , che queste risorse accelereranno la crescita , ma su questo aspretto la Politica ha scelto di volare basso.

Attenzione! Abbiamo ottenuto il massimo delle risorse dalla UE sulla base di un algoritmo , che assumeva come parametri la popolazione , il PIL pro capite , il tasso di disoccupazione e la crescita del PIL tra il 2020 e il 2021. 

Silenzio anche sul secondo pilastro del PNRR , le “ Riforme”.

 In tre anni da fare riforme epocali !

Sulla crescita la stima ufficiale riferisce di un aumento complessivo di ricchezza ,  in sei anni di 220 miliardi , quindi più dell’investimento di 185 miliardi.

Un moltiplicatore leggermente superiore a uno,  ma moltissime stime econometriche suggeriscono un moltiplicatore inferiore a uno.

Dopo il 2026 valuteremo anche il vero costo dei prestiti del PNRR .

 Al momento della emissione del debito il tasso di rendimento di una obbligazione Ngeu era del 3,5%.

Non dimenticare infine , che gli interessi sul debito verso l’Europa vanno pagati dal 2023 e per 20 anni.

Una stima approssimativa ci dice che su 123 miliardi di prestito risparmieremo 23 miliardi di euro , ovvero 700 milioni all’anno in media che in termini di PIL fa lo 0,04%.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube