Tensioni anche a Betlemme, dove i militari israeliani hanno impedito a migliaia di palestinesi di raggiungere la moschea di Al Aqsa per il primo venerdì del Ramadan
Autore: Vincenzo Giardina
ROMA – Almeno 20 persone sono state uccise e oltre 150 ferite a Gaza City mentre erano in attesa di ricevere aiuti umanitari: lo ha denunciato il governo della Striscia di Gaza, accusando dell’episodio militari di Israele. Secondo le informazioni disponibili, l’episodio si è verificato ieri nei pressi della rotatoria Kuwait. Molti dei feriti sono ricoverati all’Al Shifa, il principale ospedale di Gaza City. Medici della struttura, citati da media locali e anche dall’emittente del Qatar Al Jazeera, hanno confermato che le vittime sono state raggiunte da colpi di arma da fuoco.
Un episodio in apparenza simile si era verificato alcune settimane fa, il 29 febbraio. Alla periferia di Gaza City almeno 112 persone erano state colpite a morte nei pressi di un posto di blocco di militari di Israele mentre cercavano di ottenere aiuti umanitari giunti a bordo di alcuni camion.
Oggi la tensione è alta anche a Gerusalemme. Video trasmessi dall’agenzia di stampa Wafa mostrano file di palestinesi bloccati a un check point israeliano presso Betlemme, nella Cisgiordania occupata: non avrebbero ottenuto l’autorizzazione per raggiungere la moschea di Al Aqsa, nella città vecchia di Gerusalemme, per le preghiere del primo venerdì del Ramadan.
Secondo Wafa, sono state già “migliaia” le persone respinte dai soldati di Tel Aviv perché “prive dei permessi necessari”.
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