Gli italiani amano la Russia e il suo popolo

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Il professor Vittorio Emanuele Parsi, l’altra sera durante la trasmissione condotta da Corrado Formigli, come alcuni professoroni, nonché moltissimi giornalisti, politici e storici, tutti cosiddetti, mi ha fatto pensare a quell’amico pure lui cosiddetto che, entrato in una sala cinematografica a metà proiezione, ne uscì pretendendo di dare giudizi sul film senza aver visto il primo tempo. Tutti i cosiddetti ignorano o fingono d’ignorare i fatti accaduti in Ucraina prima che Putin si sentisse costretto a reagire. Ignorano o fingono d’ignorare, ad esempio, solo per citare gli ultimi fatti prima dell’invasione, le tre gigantesche esercitazioni militari con scenari di guerra. La prima, chiamata “Brezza Marina”, si svolse nel giugno del 2021 e coinvolse 32 paesi, tra i quali anche l’Australia che non fa parte della Nato, e altri Paesi. Una seconda esercitazione, chiamata “Tre Spade” si svolse nel luglio del 2021. La terza, “Tridente rapido”, si svolse nel settembre del 2021. Non si trattava di provocazioni. Giocavano.
La mia impressione è che i cosiddetti cerchino in tutti i modi di farci odiare la Russia. Per fortuna la maggior parte degli italiani ama la Russia e il suo popolo.
Renato Pierri
(scrittore)

One Reply to “Gli italiani amano la Russia e il suo popolo”

  1. Maurizio Pistone ha detto:

    no, chi non ha visto il primo tempo, anzi, tutta la serie precedente, è quello che non ha capito che l’impero sovietico è crollato dall’interno, quando tutte le sue inefficienze hanno raggiunto livelli tali da rendere l’intero sistema ingovernabile. Oggi la Russia è oggettivamente un paese di terza fila, che vive di esportazione di idrocarburi e di ubriacature ideologiche e nostalgiche. Dall’agosto del 1945 nessuno ha sparato un solo colpo di cannone contro la Russia, se ora quell’impero si è dissolto e l’eredità degli zar e di Stalin è finita nelle mani di un piccolo esaltato, è inutile cercare di dare la colpa a chicchessia. Queste baggianate le puoi dire in un paese dove chi si permette di dire mezza parola finisce in galera, e dalla galera esce solo per andare al cimitero. Ma qui, non attacca.

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