Immagini metafore scienza 

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Il ricorso a immagini e metafore è costitutivo della scienza, il repertorio è vasto: “il cuneo di Darwin, i geni che saltano, il principio dallo pneumatico al sandalo di Gould” e  “il gatto nero e bianco” di Thom.

“Se il progresso pragmatico consiste nel trovare un mezzo per realizzare un fine, trovare il mezzo è un atto d’invenzione che richiede l’intervento della corrente immaginaria” sostiene René Thom, il padre della ‘teoria delle catastrofi e questo è il filo conduttore di Lorena Preta in “Immagini e metafore della scienza”.

Il cambio di paradigma

Una vera e propria rivoluzione paradigmatica è il ricorso alle immaginazione quale strumento di conoscenza della Scienza a dimostrazione che non esistono distanze inconciliabili tra le due culture. “Quale fu il primo scimpanzé che ebbe l’idea di prendere un bastone per far  “cadere una banana? ” si chiedeva, con una bella metafora, René Thom nel suo intervento al  convegno scientifico, organizzato dalla Fondazione Festival dei due Mondi di Spoleto (‘Immagini e metafore della scienza’, a cura di L. Preta, Laterza) mentre il suo gatto guizza via dalla logica di Boole e dagli Analitici Primi di Aristotele e ci appare nel suo carattere spaziale, esteso del corpo.

Anna Karenina e le orecchie di Vronskij

Anna Karenina confidava a un’amica che non poteva più amare suo marito a causa della grandezza delle orecchie del proprio compagno, ma l’amica rileva che non erano in questione le orecchie bensì i sentimenti di Anna verso Vronskij: i nuovi sentieri della scienza, gli strumenti dell’immaginazione scientifica, hanno cambiato non solo il nostro modo di considerare le… orecchie ma molto di più.

Le immagini della scienza

Per Sini “il linguaggio dell’esattezza” non riesce a contenere “il molteplice” di qui il ricorso alla metafora, l’unica capace di far parlare la complessità del reale come sostiene Rella mentre per Bion “le metafore possono essere i fantasmi delle idee che attendono di nascere”.
Come immaginare… le immagini della scienza e dove affondano le loro radici?
Sono immagini composte di molteplici elementi: dati sensoriali, affettivi, onirici s’ intrecciano a quelli culturali e sociali; l’elaborazione concettuale è connessa indissolubilmente alla vita emozionale ed affettiva: “l’immaginazione si pone al confine tra il mondo interno e la realtà esterna”.
Molte immagini e metafore scientifiche proprie della fisica, della biologia e della matematica sono ormai patrimonio del linguaggio comune ed il testo ne dà felice testimonianza.

Arte e scienza, Logica e mito

Le ipotesi, le interpretazioni o appunto le immagini della scienza si snodano, in queste pagine, attraverso diverse figure di scienziati infatti Holton individua tre strumenti necessari all’operare scientifico: l’immaginazione visiva, la metaforica e la tematica; l’analisi del caos guida l’analisi dell’astrofisico Davies mentre Giorello mette in evidenza come ormai è in atto un tentativo di ricucire “arte e scienza, logica e mito”.

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