Da Gesù in poi, come saranno considerate le donne cristiane?

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100DomandeSullaSessualità : rubrica ideata e curata dal dottor Umberto Palazzo

Gesù aveva operato una rivoluzione, negando sia la possibilità di ripudio della moglie sia inaugurando l’uguaglianza tra i due coniugi, poi con Costantino e l’avvento del Cristianesimo cambiano radicalmente anche le regole di vita tra uomini e donne. Viene ad esempio vietato ad un uomo sposato di avere una concubina e l’aborto o l’adulterio diventano più gravi dell’omicidio. Già l’apostolo Paolo nella Prima lettera
ai Corinzi detta la famosa frase che sembra condannare la sessualità nella cultura cristiana:
«Se non sanno vivere in continenza è meglio che si sposino, meglio sposarsi che ardere…ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito: il marito compia il dovere verso la moglie, ugualmente la moglie verso il marito…».
Poi Paolo dichiara fermamente che l’astinenza sessuale è la condizione migliore per permettere all’uomo di affrancarsi dalle preoccupazioni quotidiane e di dedicarsi totalmente a Dio. Anche il consentire i rapporti sessuali solo all’interno del matrimonio manifesta tutta la potenza dell’innovazione cristiana su sessualità e uguaglianza di diritti e doveri all’interno della coppia. II Cristianesimo riesce a togliere la sessualità dalla sfera naturale e a inserirla in quella culturale, dandole un posto preciso nella storia della salvezza umana dal peccato originale. Per Agostino non è da condannare il corpo bensì la concupiscentia, quel vizio con cui la carne decide contro lo spirito e diventa matrice di peccato, prima del peccato originale l’uomo non provava nessuna concupiscentia ed era padrone del suo istinto sessuale poiché i suoi genitali erano mossi senza difficoltà per il solo comando della volontà ma «Pena giustissima del peccato è perdere ciò che non si volle usare bene » da quel momento il corpo disubbidì alla volontà con un movimento di rivolta, una pena subita per la disobbedienza a Dio.
Donne sospettate sono le mogli dei preti che Leone IX ordinò fossero ridotte in schiavitù a servire nelle proprietà ecclesiastiche, considerate concubine furono recluse con i loro figli che vennero fatti servi.
Donne vietate come quelle che San Giovanni Bosco nelle sue prediche invitava a non guardare mai, anche se parenti, per sfuggire a ogni tentazione.
Donne mistiche che nella preghiera si concedono tutte al Cristo come scrive Umiltà da Faenza :
«Datti a me integralmente e non ti nascondere a me, Cristo mio dolcissimo, se mi vuoi consolare. Fa che io sia fecondata in tutte le mie viscere e che sia soggetta all’amore» ancora più appassionatamente scrive Angela da Foligno: «Stette nel sepolcro insieme a Cristo: dapprima baciò la sua bocca dalla quale ricevette un mirabile e indicibilmente dolce, profumo…la sua gioia era suprema, indicibile » Caterina da Siena ci racconta di una visione in cui Gesù la sposa con un anello di carne sua: «Tanta carne si levò nella circoncisione quanta è una estremità d’uno anello, in segno che come sposo voleva sposare l’umana generazione». Teresa d’Avila coniuga invece piacere e dolore: «Mi sembra che sarebbero fin troppo sufficienti per ripagarci da ogni possibile travaglio questi tocchi del Suo amore così soavi e penetranti»
Tutte spose di Cristo che non possono avere rapporti erotici come hanno invece le Donne spose del Diavolo che Lutero con un neologismo chiamò puttane del diavolo. Tommaso d’Aquino parla di una sorta di inseminazione artificiale da parte dei demoni, sotto spoglie di donne da cui potevano raccogliere lo sperma e trasmetterlo in veste maschile alle donne conquistate.
Donne dalla sessualità proibita non solo al di fuori del matrimonio ma anche nei periodi ritenuti sacri: cioè tutte le domeniche e festività, i quaranta giorni della Quaresima e nei venti giorni prima di Natale e Pentecoste, e due o più giorni prima di ricevere la Comunione, circa cinque mesi l’anno di castità coniugale escludendo mestruazioni, puerperi e allattamento ma un’astinenza ancora più lunga se a nascere era una femmina, poiché dal sesso femminile deriva un’impurità maggiore.
Donne in attesa del suono delle campane del Sabato Santo per riprendere rapporti sessuali dare al marito l’ultra desiderato figlio maschio.

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