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Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità industriale e digitale, Robert Habeck, ministro tedesco dell’Economia e dell’Azione per il clima, e Adolfo Urso, ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, hanno discusso oggi delle prospettive sullo sviluppo del verde e del digitale tecnologie per migliorare la leadership tecnologica, la produttività, la competitività e la crescita economica in Europa, con l’agenda strategica del Consiglio europeo per il periodo 2024-2029 in Hindsight. All’incontro, svoltosi a Meudon presso l’Hangar Y, hanno partecipato rappresentanti dell’industria, che hanno arricchito il dibattito.

Sullo sfondo dell’accelerazione del cambiamento climatico e delle importanti sfide geopolitiche, tra cui la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, l’Unione Europea ha adottato con il Green Deal un’agenda politica senza precedenti per diventare il primo continente a impatto climatico zero al mondo, rafforzare la resilienza e ridurre le dipendenze strategiche. e migliorare la competitività europea a lungo termine. Mentre l’Unione Europea si avvicina alla fine del ciclo 2019-2024, i tre Ministri hanno sviluppato una comprensione comune delle opportunità e delle sfide future, in particolare quelle sollevate dalla transizione “gemella”, verde e digitale.

Mentre le economie europee sono rimaste indietro rispetto ad altre grandi economie uscite dalla pandemia, Bruno Le Maire, Robert Habeck e Adolfo Urso hanno riconosciuto che è necessaria un’azione urgente per sbloccare il potenziale tecnologico e di innovazione delle aziende europee. Hanno convenuto che la politica industriale dell’UE dovrebbe combinare un sostegno ben mirato alle industrie strategiche, promuovendo al tempo stesso un elevato livello di concorrenza nel mercato unico e riducendo gli oneri burocratici. Tale sostegno aiuterà gli industriali, gli imprenditori, le PMI e i ricercatori ad accedere ai talenti eccezionali, alle capacità di ricerca e innovazione, alle attrezzature industriali all’avanguardia e ai processi all’avanguardia che meritano. L’Europa deve rimanere una potenza industriale.

I tre ministri si sono trovati d’accorod nel indicare alcuni punti cruciali nell’agenda dei paesi per il prosismo futuro, il primo dei quali comprende la eliminazione deggli oneri amministrativi inutili per liberare tutto il potenziale delle imprese europee per gli investimenti, l’innovazione e la crescita in Europa. Detto ciò i tre ministri si so no trovati concordi nell’invito affinchè la Commissione presenti un ambizioso programma di semplificazione che elimini le sovrapposizioni normative e riduca gli obblighi di rendicontazione, principalmente per le PMI e ben oltre l’obiettivo della Commissione del 25%, sulla base di una valutazione approfondita dei risultati della sua “richiesta di prove” riguardante la razionalizzazione delle obblighi di segnalazione; invitare la Commissione a chiarire le regole, semplificare o sopprimere norme obsolete o irrilevanti; invitare al lancio dei cosiddetti “controlli di realtà” a livello europeo in ambiti predeterminati per identificare la burocrazia non necessaria in modo più mirato;
Un secondo punto ritenuto di fondamnetale importanza per i  ministri di Francia, Italia e Germania è quello che riguarda la promozione degli investimenti pubblici e privati per rafforzare l’innovazione, la produttività e la competitività. Infine i tre paesi vogliono proseguire ulteriormente la transizione verde e digitale con una base economica forte e resiliente. Hanno convenuto di continuare il lavoro sulla resilienza e sulla competitività globale a lungo termine dell’Unione europea, assicurandosi che l’UE disponga di tutti gli strumenti necessari per garantire una crescita sostenibile e inclusiva e una leadership globale in questo decennio cruciale. In questo spirito, i tre Ministri hanno riconosciuto l’importanza della Dichiarazione di Anversa in cui le parti interessate dell’industria europea hanno promosso un patto industriale europeo.

IL ministro Urso molto soddisfatto dell’incontro ha rilasciato una dichiarazione in sui spiega i motivi dell’incontro e le grandi sfide che l’Europa deve affronatre in questo nuovo quadro geopolitico intreneazionale venutosi a formare: « In mezzo ai rischi geopolitici in rapida evoluzione, il partenariato strategico tra Italia, Francia e Germania emerge come fondamentale nel promuovere la sicurezza economica, la competitività, l’innovazione e la sostenibilità in tutta l’UE. Affermiamo il nostro fermo impegno a sostenere le piccole e medie imprese (PMI) e a semplificare i quadri normativi per stimolare la crescita nei settori verde e digitale. Al centro dei nostri sforzi di collaborazione c’è il consolidamento delle risorse finanziarie a livello europeo, portando avanti scoperte tecnologiche e rafforzando il fondamento economico della nostra regione. Inoltre, riconosciamo l’importanza fondamentale di garantire l’autonomia strategica in settori chiave, come le tecnologie verdi e il settore dell’acciaio, anche mentre affrontiamo le sfide globali, e di promuovere standard di protezione ambientale e sanitaria in coerenza con le norme e le linee guida riconosciute a livello internazionale. »

 

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