Pillole di antidiabetico e nuove promesse di Longevità

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#Pillole Di Longevità : Rubrica ideata e curata dal dottor Umberto Palazzo 

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I ricercatori di farmaci per la longevità si stanno particolarmente interessando agli antidiabetici orali e hanno scoperto che un vecchio antidiabetico come la metformina svolgerebbe anche un’azione antiaging. Per le sue proprietà antiossidanti la metformina è stata proposta come primo reale farmaco in grado di rallentare l’invecchiamento se integrata con altre sostanze antinfiammatorie, come i polifenoli. Nel corso del Milan Longevity Summit (14-27 marzo), che ha radunato i più noti studiosi da tutto il mondo sul tema della longevità, la prof.ssa Ana Maria Cuervo studiosa della Longevità di fama mondiale ha sostenuto che la metformina, ha mostrato, in via sperimentale, di aumentare la durata della vita sana nei roditori. Studi su malati di diabete che hanno assunto questo medicinale dimostrano che questi pazienti invecchiano in modo più sano persino delle persone che non hanno il diabete. Un risultato che ha innescato uno studio chiamato TAME, in cui verrà somministrata la metformina a persone anziane sane per scoprirne gli effetti benefici. Il progetto Targeting Aging with Metformin consisterà in una serie di studi clinici della durata di sei anni presso 14 importanti istituti di ricerca negli Stati Uniti che coinvolgeranno oltre 3.000 individui di età compresa tra 65 e 79 anni. Questi studi valuteranno se coloro che assumono 1500 mg di metformina al giorno avranno un ritardo nello sviluppo o nella progressione di malattie croniche legate all’età, come malattie cardiache, cancro e demenza. Altri farmaci come l’acarbose, antidiabetico di ricerca Bayer degli anni 90 e di scarso successo prescrittivo, saranno valutati per il sostegno alla longevità. Insomma i vecchi farmaci antidiabetici tornano sulla cresta dell’onda a conferma delle preoccupazioni sanitarie scatenate dal sempre più diffuso abuso di zuccheri, più dannoso del non certo salutare abuso dei grassi. Il famoso diabetologo di New York prof. Barzilai sostiene che “ci sono molte evidenze anche su semaglutide, l’inibitore del Glp-1 usato per il trattamento del diabete di tipo 2 e, più recentemente, per la gestione dell’obesità che tra l’altro favorisce l’invecchiamento”, in definitiva pare proprio che gli antidiabetici saranno un sorprendente supporto a nuove promesse di allungamento della durata della vita.

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