Convegno in memoria dell’ing. Cav. Gioacchino Luigi Mellucci

Campania

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Appena tre mesi fa scrivevo un breve articolo in ricordo di colui che fu promotore ed interprete dello
stile liberty a Napoli nonché padre di capolavori ingegneristici ed architettonici quali ad esempio le terme
di Agnano, il teatro Augusteo e la funicolare centrale; sto parlando ovviamente dell’ing. Cav. Gioacchino
Luigi Mellucci. Allora il tono delle mie parole era tanto celebrativo quanto malinconico, a causa della triste
– ed ingiusta – sorte occorsa al nome di un sì valido progettista. In effetti, mi rattristava alquanto l’amara
constatazione di come la vita e le opere di uno fra i più eccellenti tecnici del nostro passato recente fossero
note soltanto a pochi addetti ai lavori, e ben informati per giunta. Sinceramente, avevo affidato al mio
articolo più la funzione di un doveroso elogio tardivo (diciamo una sorta di commemorazione) che
di un vivace pezzo di cultura, in stile elzeviro. Infatti, pareva sufficientemente spiacevole che, nonostante la
virtuosa maestria, nonostante la raffinata competenza nell’impiego innovativo del calcestruzzo armato
negli anni venti del secolo scorso, nonostante la paternità di infrastrutture sia pubbliche sia private tuttora
non solo visibili ma anche perfettamente funzionali e fruibili, l’ing. Mellucci non avesse sperimentato la
giusta dose di fama. Quindi, ad altri, suoi colleghi, l’olimpo, mentre a lui il ricordo.
Tuttavia, è in preda all’entusiasmo che oggi posso invece annunciare come Gioacchino Luigi Mellucci,
l’uomo, il tecnico, il docente, l’artista, riceverà finalmente una meritata celebrazione con un convegno indetto proprio sulla sua
figura, ed esattamente nell’anno in cui ricorre il centocinquantenario dalla sua nascita (1874-2024), grazie
all’interessamento congiunto da parte di discendenti, di cattedratici, di professionisti del settore e di
lungimiranti amministratori locali.
Così, in data 20 aprile prossimo dalle ore 10,30 presso la sala comunale
del complesso dei Padri Passionisti – sita nel comune di Casamicciola Terme (NA) – sei relatori d’eccellenza,
mossi dal comune intento di mettere in evidenza la profonda impronta lasciata dall’ing. Mellucci in ambito
architettonico, urbanistico, edilizio, culturale, artistico ed imprenditoriale, si avvicenderanno per trattare a
tutto tondo della carriera e dell’attività dell’ingegnere stesso, sottolineando il profondo legame del Mellucci
con la terra natia.
A tal proposito, risulta tutt’altro che casuale la scelta di rendere l’isola di Ischia ed in
particolare il comune di Casamicciola Terme teatro del convegno di sabato 20 aprile, giacché il Mellucci si
occupò in prima persona del progetto della strada litoranea dell’isola di Ischia (litoranea Porto d’Ischia
– Casamicciola – Lacco Ameno – Forio d’Ischia): tale strada, promossa dalla Deputazione provinciale
sotto la presidenza dell’avv. Salvatore Girardi (come opportunamente ricordato da un’iscrizione dedicatoria),
venne aperta al pubblico transito il 25 luglio 1926.
Scopo precipuo dell’opera era quello di avvicinare l’isola al capoluogo, in modo da rendere
logisticamente più agevole lo scalo ed il successivo giro dell’isola per quanti sopraggiunti da Napoli.
Trattavasi insomma di una di quelle infrastrutture nevralgiche e strategiche dell’asse viario che a distanza di
decenni continuano sia ad essere utilizzate sia a segnare un punto di riferimento per chiunque si accinga a
progettarne di nuove.
Ebbene, volendo ora fornire un affresco della giornata, i lettori sappiano che i lavori, moderati dalla dott.ssa
Isabella Marino di Discover Campania, a cui si deve anche l’organizzazione del convegno insieme alla
dott.ssa Anna Parlato, si apriranno con i saluti istituzionali del sindaco dott. on. Giuseppe Ferrandino; dopo
inizieranno gli interventi di specialisti di alto profilo per declinare il ricordo dell’ing. Mellucci sotto più
aspetti e molteplici punti di vista. Il prof. Alessandro Castagnaro dell’Università Federico II di Napoli sarà il
primo a prendere la parola, seguito dalla prof.ssa Francesca Capano, del medesimo ateneo.
Successivamente, sarà la volta del prof. Giorgio Mellucci, che, in qualità di discendente diretto
dell’ingegnere, potrà tracciare un appassionato bilancio dell’avo colto nell’atmosfera privata dell’intimità
familiare; poi, interverrà il dott. avv. Giovanni Legnini, Commissario straordinario per la ricostruzione dei
territori colpiti dal sisma del 2016 e del 2017; dunque, verrà il turno dell’imprenditore dott. Ambrogio
Mattera. Infine, l’onere e l’onore delle conclusioni di un sì grande evento spetteranno all’assessore al
Turismo ed alla Cultura della Regione Campania dott. Felice Casucci. Inoltre, a dimostrazione dell’importanza che avrà per il territorio campano questa mattinata di lavori, in un
vivo connubio fra storia arte architettura e cultura, saranno presenti molti ospiti illustri come il presidente
della Commissione Trasporti di Napoli dott. Nino Simeone, peraltro già in precedenza latore della proposta
di collocare una targa commemorativa dell’ing. Mellucci entro i locali della stazione della funicolare centrale di Napoli; il commercialista dott. Vincenzo Lambiase, referente del terzo settore presso la Regione
Campania; l’avv. Giuseppe Gargiulo, amministratore dell’ex palazzo Mellucci in via della stella n°45 a
Napoli, nonché promotore di una targa commemorativa da porsi sulla facciata del medesimo palazzo;
l’arch. Maria Gabriella Errico, anch’ella discendente dell’ing. Mellucci; il dott. Paolo Napolitano,
cardiochirurgo presso il II Policlinico di Napoli.
Pertanto, si invita caldamente la cittadinanza a partecipare numerosa non solo per la ricchezza intellettuale
dei contributi che verranno offerti dai vari relatori ma anche in nome dell’importanza che pare
imprescindibile tributare a chi abbia permesso di portare alto il nome di Napoli, della Campania, e dunque
dell’Italia intera, allorquando il genio italico eccelleva risuonando nobile ben oltre i confini europei,
spaziando dal campo delle costruzioni e delle scienze applicate a quello della letteratura, della musica e del
teatro.
In conclusione, spero che questo convegno resti anche di esempio per le generazioni future su come
il passato, il nostro passato, non solo lontano ma anche recente, porti seco veri talenti che hanno
influenzato positivamente le nostre vite ed il nostro quotidiano più di quanto noi immaginiamo. Allora,
grazie ing. Mellucci, e buon lavoro a tutti i conferenzieri!
Dott. Gianmarco Savini

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