Siamo davvero alla frutta !!!
La Commissione ministeriale di valutazione di impatto ambientale (VIA) ha chiesto documenti integrativi, per il progetto del Ponte sullo Stretto.
Esattamente : 155 integrazioni per gli impatti, 66 integrazioni per la valutazione di incidenza, che riguarda i siti della rete Natura 2000 (SIC e ZPS) , 16 integrazione per il piano di utilizzo delle terre da scavo ( gli asini ci ridono sopra non sapendo ,che le rocce da scavo solo dopo aver superato seri test possono essere riutilizzate nei cantieri) .
Chiede anche la Commissione VIA :
“ se la stima dei costi è stata aggiornata rispetto alle condizioni attuali o se si sono mantenuti i valori indicati nella precedente documentazione” .
Richiesta normalissima atteso che i costi sono aumentati del 26 per cento.
Scandalosa la richiesta più normale, per queste opere ovvero ulteriori chiarimenti sulla fase di cantiere ? .
Scrive la Commissione VIA che Il progetto “non descrive il sistema di cantierizzazione limitandosi all’elenco delle aree di cantiere individuate” .
Evidenzia inoltre la Commissione che i “ Documenti carenti, datati e in alcuni casi illeggibili», e quindi chiedono “ aggiornare lo studio di impatto ambientale, una nuova relazione generale di cantiere, la verifica del piano di utilizzo terre e rocce, altri studi sugli scenari sismici e di maremoto, nuovi documenti su qualità dell’aria”.
E ancora “ Molte tabelle dell’elaborato relativo all’aggiornamento dello studio del traffico risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri”.
La cantierizzazione è datata , “ come era presentata nel 2011 ma non aggiornata neanche con le modifiche introdotte con la revisione 201” .
Insufficiente la documentazione per quanto riguarda la sismicità e il maremoto: “Si richiede di presentare un quadro aggiornato e congruente, approfondendo le condizioni di pericolosità da maremoto dell’area dello Stretto di Messina. Si richiede di presentare un quadro aggiornato e congruente della definizione degli scenari di rischio sismico aggiornati in relazione allo stato attuale dei luoghi, alla fase di costruzione e allo stato post- operam” .
Una Commissione VIA composta elementi di elevata professionalità e competenza nelle questioni infrastrutturali e gli effetti ambientali che queste producono. La richiesta di integrazioni è pratica ordinaria nei procedimenti di VIA.