Don Patriciello è un prete che vive sotto scorta, e che ha bisogno dello Stato e dell’aiuto del Governo (al di là del colore politico).
Se FDI cavalca euforicamente l’onda, e approfitta di queste uscite insulse ed offensive del Presidente De Luca, schierandosi a spada tratta dalla parte di Don Patriciello, il PD, ob torto collo, deve tacere, perché si dà il caso che, seppur non c’entri nulla con le idee e le proposte di Elly Schlein, De Luca faccia ancora parte di questo partito.
De Luca sembra un pesce sulla battigia, che dà gli ultimi colpi di coda, furibondi, scomposti, disperati.
I suoi fallimenti, in 9 anni di governo regionale, sono sotto gli occhi di tutti i cittadini della Campania. Il PD di Elly Schlein si è trovato questo esempio di cacicco stagionato, inchiodato alla poltrona del palazzo della Regione Campania, che ha deriso perfino il Commissario PD della Campania (voluto proprio dalla Schlein) dimostrando con assoluta arroganza, la totale strafottenza verso gli ideali progressisti e solidali del partito a cui appartengono lui e suo figlio Piero(deputato PD).
Diciamo che una figura come Don Patriciello non andrebbe mai attaccata, derisa, dileggiata.
Questo prete si batte da decenni sul gravissimo dramma della “terra dei fuochi” e sulla lotta alla criminalità nei territori dell’area Napoli Nord.
Laddove il governo regionale ha latitato ed ha fallito, c’è stata la battaglia instancabile di questo prete.
Le eventuali scuse di De Luca, semmai dovessero arrivare, non convincerebbero neppure un babbeo, perché ormai De Luca ha perduto ogni decenza e contegno, e quello che gli esce di bocca non passa per il filtro della ragionevolezza.
Da donna del PD mi rifiuto di immaginare un terzo mandato per De Luca.