Ancora latte dopo quello di mamma?

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Ma il Latte fa male o fa bene?

Il latte della mamma è un elisir di benessere per il neonato che dura tutta la vita, Massimo Agosti, vicepresidente  Società Italiana di Neonatologia sostiene «Il latte contiene ormoni che regolano la fame e tutto ciò favorisce una crescita equilibrata e riduce il rischio di sovrappeso od obesità», il latte materno non è solo uno scudo nei primi mesi di vita, ma anche un’ipoteca per una sana longevità poichè i piccoli allattati al seno hanno una minor probabilità di malattie cardiovascolari e metaboliche, dall’ipertensione al diabete».

In una recente trasmissione il prof. Franco Berrino noto medico epidemiologo, presentando il suo ultimo libro ha invece spaventato un po’ tutti per il presunto rischio oncologico legato al  consumo di latte vaccino , poiché contiene IGD-1 l’ormone della crescita e chi ne consuma molto corre un maggior rischio di ammalarsi di tumore nonché di sviluppare metastasi se è già ammalato….proviamo però a sentire però altre campane…Andrea Ghiselli, già presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione dichiara che: “100 grammi di latte contengono circa 64 calorie e sono composti per l’80% da acqua; nel resto ci sono il 50% di grassi, il 30% di carboidrati e il 20% di proteine. Oltre che di vitamina B12, il latte vaccino è ricco di vitamine C, A ed E, magnesio e zinco. Aggiunge Ghiselli: «Essendo il più diffuso al mondo è anche quello che conosciamo meglio: le ricerche per esempio hanno dimostrato che un consumo regolare fa bene a ossa e denti, riduce il rischio di tumore del colon e di malattie cardiovascolari e ipertensione, al punto che la dieta Dash, pensata proprio per la gestione della pressione alta, prevede una quota più elevata di latte e latticini rispetto alla dieta mediterranea». Il consumo di latte sembra anche avere un effetto positivo sui marcatori dell’infiammazione. L’unica controindicazione nota è perciò un’intolleranza grave o un’allergia al latte. Ma anche il latte di bufala non è da sottovalutare, è uno dei più ricchi dal punto di vista qualitativo, con un contenuto di grassi, minerali e proteine superiore a quello del latte vaccino ed è ricchissimo delle cosiddette proteine della longevità, le sirtuine, come sostiene Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II di Napoli e presidente del Comitato scientifico del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop.

Le sirtuine sono proteine prodotte in modo fisiologico dal nostro organismo, e che sono in grado di svolgere diverse funzioni. In particolare queste proteine rallentano l’invecchiamento cellulare e hanno la capacità di intervenire sul metabolismo. Regolano importanti processi biologici come la proliferazione cellulare, la riparazione del DNA e la difesa contro l’infiammazione. Hanno catturato l’attenzione della ricerca anche per quanto riguarda l’invecchiamento e la sua relazione con malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Il latte di bufala possiede infine un potenziale a basso allergene e ha un effetto benefico per l’obesità, l’ipertensione e l’osteoporosi.

In conclusione, anche in un nostro sondaggio tra medici universitari e ospedalieri, abbiamo avuto numerosi pareri favorevoli al consumo del latte e discordanti dalla tesi del noto  prof.Franco Berrino, impegnato nella promozione del suo ultimo libro “Fermare il Tempo” in cui propugna uno stile di vita  poco gioioso ma soprattutto da massimalista alimentare con prevalenza di  legumi e frutta.

 

Umberto Palazzo 

Biologo Editorialista de

Il Corriere Nazionale.net

 

 

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