Perché ancora oggi si fa pubblicità in tv?

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Viviamo in un mondo quasi totalmente digitalizzato, ma questo non è un segreto. I social da tempo ormai hanno monopolizzato le abitudini e con loro le strategie di marketing perché, diciamola tutta, propongono un tipo di comunicazione rapida e diretta che, soprattutto ai giovani, piace.

Nonostante questo, per quanto possa sembrare bizzarro, la pubblicità in tv rimane un pilastro del marketing per molte aziende. Il motivo? La televisione ancora oggi rappresenta un mezzo di comunicazione rassicurante, di quelli di cui nessuno può fare a meno.

In un panorama mediatico frammentato, la tv offre una combinazione unica di portata, impatto e creatività che la rende ancora uno strumento prezioso per raggiungere e coinvolgere i consumatori.

I canali si moltiplicano, così come le offerte di programmazione, per questo è possibile scegliere di fare pubblicità su vari canali, un esempio è la scelta di fare pubblicità su mediaset, che propone una vasta gamma di formule, quindi potenzialmente raggiungibile dai più utenti.

I motivi che la rendono ancora utile

Ci sono dei motivi per i quali la pubblicità è utile anche nell’era digitale. Ogni mezzo di comunicazione ha i suoi vantaggi. Ecco di seguito quelli relativi alla televisione:

  • ampia portata: ciò significa che raggiunge un pubblico vastissimo e diversificato. Questo la rende una piattaforma ideale per le aziende che desiderano costruire la notorietà del marchio e raggiungere un pubblico ampio.
  • forte impatto: la pubblicità in tv offre un’esperienza coinvolgente che può catturare l’attenzione e generare un impatto duraturo sugli spettatori.
  • creatività senza limiti: la tv rappresenta una piattaforma versatile per raccontare storie e creare esperienze immersive. Le moderne tecniche di produzione e gli effetti speciali permettono di realizzare spot pubblicitari originali e coinvolgenti.
  • affidabilità e credibilità: sono due caratteristiche ancora ben presenti legate alle sensazioni sulla tv, questo perché le emittenti televisive sono soggette a norme e regolamentazioni che garantiscono la qualità dei contenuti.
  • targettizzazione in evoluzione: le tecnologie di targeting avanzate permettono agli inserzionisti di raggiungere segmenti di pubblico specifici con la loro pubblicità televisiva.

Quando nasce la pubblicità in tv?

Conoscere le notizie sulla nascita della pubblicità in tv può essere curioso, soprattutto perché si tratta di un argomento ancora molto presente, considerando tutti gli utenti che ne fanno uso.

Ecco qualche info interessante:

  • La pubblicità in tv nasce ufficialmente il 1° luglio 1941 negli Stati Uniti, con la messa in onda del primo spot pubblicitario durante la partita di baseball tra i New York Yankees e i Brooklyn Dodgers. Lo spot, trasmesso dall’emittente WNBT (ora WNBC), durava solo 10 secondi e pubblicizzava un orologio della Bulova.
  • In Italia? Qui, questo tipo di pubblicità ha fatto il suo debutto il 3 febbraio 1957 con la nascita di Carosello, un programma contenitore che mandava in onda spot pubblicitari alternati a brevi sketch comici. Si può considerare un vero e proprio fenomeno culturale, che ha accompagnato gli italiani per ben 20 anni, fino al 1977.
  • Con l’avvento, nel 1970, delle tv private, la strategia della pubblicità è diventata sempre più utilizzata.

 

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