Sodalizi Intellettuali da Selfie

Arte, Cultura & Società

Di

Quando i narcisisti di provincia si aggirano in caccia di VIP. Nell’era digitale, il fenomeno dei millantatori intellettuali trova nuova linfa, sfruttando selfie con personaggi famosi per costruire identità fittizie e cercare riconoscimento. Un’esplorazione sulle sfumature della millanteria nell’era dei social network.

Introduzione: La Farsa degli Intellettuali Autoproclamati

Nella tumultuosa galassia degli intellettuali autoproclamati, spesso la realtà sfiora l’assurdo. Certi sedicenti guru di provincia, con la loro parlantina pomposa e i neologismi che sfuggono alla comprensione comune, sono maestri nell’arte di gonfiare il proprio ego fino a farlo scoppiare come una bolla di sapone. Ma cosa c’è dietro questa maschera di sapere?

I Ritratti dei Sedicenti Guru: Tra Pomposità e Dogmatismi

Questi personaggi, che spesso si offrono come titanici giganti della mente, si rivelano talora come nani su un palcoscenico di cartapesta. Il loro modus operandi consiste nel bombardare il pubblico con articoli prolissi, in cui ogni parola sembra un mattoncino per costruire una torre di vanità. Ma chi sono davvero questi millantatori? E cosa li spinge a gonfiare così tanto il proprio curriculum?

Il Deserto dell’Elogio: Fuori dalle proprie Città, Misconosciuti come Stelle Cadenti

Fuori dalle loro città d’origine, dove sono spesso considerati per quanto valgono, questi guru sono come stelle cadenti nel firmamento. Ma quando un personaggio di spicco fa la sua comparsa in zona, eccoli lì, pronti ad agguantare quel selfie salvifico. È come se il loro ego non potesse sopravvivere senza il riflesso della fama altrui.

Selfie come Trofeo: L’Arte di Fregiarsi di Piume Altrui

Il selfie diventa così il trofeo del millantatore, l’emblema della sua presunta grandezza. Ma mentre loro sventolano questi selfie come bandiere di gloria, il mondo reale li osserva con un misto di compassione e sconcerto. Perché dietro ogni selfie c’è una storia, e spesso quella storia è più ridicola di quanto si possa immaginare.

Il Circo degli Orrori Intellettuali: Clown Tristi in un Teatro della Vanità

In questo circo degli orrori intellettuali, i sedicenti guru di provincia sono i clown tristi, le marionette di un teatro della vanità senza fine. Ma mentre loro si agitano sul palco, nel mondo reale la platea si chiede se non sia il momento di abbassare il sipario su questa commedia dell’assurdo.

Conclusioni: Oltre le Apparenze, alla Ricerca della Verità

In un’epoca dominata dall’immagine e dalla vanità, è importante guardare oltre le apparenze e cercare la verità. Dietro ogni selfie c’è una storia, e spesso quella storia è molto diversa da quella che il millantatore vorrebbe far credere. È solo riconoscendo questa verità che possiamo sperare di liberarci dalle catene della millanteria e abbracciare la vera conoscenza e l’autentica esperienza.

Bibliografia

1) Zona, Umberto. “Narcissus on the net. Narcisismo digitale e seduzione della merce.” IAT Journal, n. 2 (2015): 1-10. ISSN 2421-6119.

2) Goffman, Erving. La vita quotidiana come rappresentazione. Il Mulino, 1986.

3) Di Gregorio, Luciano. La società dei selfie. Narcisismo e sentimento di sé nell’epoca dello smartphone. Franco Angeli, 2017.

4) Riva, Giuseppe. Selfie. Narcisismo e identità. Il Mulino, 2016.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube