L’esordio di Montero “il carognone”, la Juve mostra i suoi “valori” a Thiago Motta

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Recordman di espulsioni, per Ancelotti “un galeotto mancato”: traghetterà la Juve a Bologna, verso il suo prossimo allenatore

Autore: Andrea Sangermano

ROMA – Paolo Montero è chiamato a rappresentare per le ultime due partite del campionato i “valori della Juventus”. Quelli traditi dalle scenate isteriche di Massimiliano Allegri, all’Olimpico. Gli stessi che Thiago Motta dovrebbe aver già assorbito, in maniera agamica, per l’accostamento mediatico costante alla panchina bianconera. Per una sera, di lunedì, il calendario li mette l’uno contro l’altro, presente e futuro prossimo: ecco cos’è Bologna-Juventus.

E dunque: Paolo Monterodetto “il carognone per antonomasia” dal compianto Gianni Mura. Il peso massimo imbattuto delle espulsioni: 17 cartellini rossi, e la lode d’un pugno a Di Biagio che gli valse 20 giorni di squalifica.

Per Ancelotti “un galeotto mancato, ma con un suo codice d’onore”. Affascinante il nesso causale che lega la fine di Allegri e l’inizio contestuale di Montero, nel nome dei “valori”. Una volta si chiamava “stile Juve”, adesso – brand retorico a parte – si fa fatica a rintracciarne il significato storico. Andrea Agnelli, per esempio, salutando l’amico Max, l’altro giorno ha sottolineato il suo essere Juve “con ogni tua cellula”. Punti di vista, evidentemente.

Montero è stato per la Juve “un Pasquale Bruno con altri mezzi”. Lo chiamavano “pigna”, cazzotto. Lippi lo vedeva come un “kamikaze del contrasto”. Da allenatore della Primavera bianconera, durante una sfida col Sassuolo, impone ai suoi ragazzi di segnare con un avversario è a terra. Nel video – c’è sempre un video nel calcio di oggi, per i Montero è sempre più dura – si sente Montero raccomandare i suoi di tenere la palla. Protesta il portiere del Sassuolo: «È nostra mister, l’abbiamo buttata fuori noi». Ma l’allenatore della Juve non cede: «Non dargliela France’» dice a un suo giocatore. Con il Sassuolo scoperto, Crapisto mette in rete la palla del 2-1 che riapre la partita.

 

Montero ha l’occasione di passare il testimone a Thiago Motta, dal vivo. “Compatibilmente con i valori della Juventus”, qualsiasi essi siano.

Fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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