Elezioni Europee di giugno 2024 in Italia, ed in Europa”

Politica

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Tra il 6 e il 9 giugno, i cittadini europei si recheranno alle urne per il rinnovo del parlamento europeo.

In Italia, le date scelte per tale evento sono l’8 e il 9 di giugno 2024.

Il parlamento europeo, è una istituzione eletta direttamente, e democraticamente da tutti i cittadini europei, esso viene rinnovato ogni cinque anni. Ad ogni paese, è assegnato un numero di parlamentari da eleggere, come ad esempio, novantasei (96) in Germania, ottantuno (81) in Francia, e settantasei (76) per l’Italia.

Voglio ricordare, che dal primo gennaio 2020, in seguito alla redistribuzione dovuta all’uscita del Regno Unito dall’Eurogruppo e il conseguente vuoto dei suoi settantasei (76) parlamentari con la cosiddetta (Brexit), i paesi europei più numerosi per popolazione, hanno ed eleggono più membri europarlamentari. Ecco il motivo principale dell’aumento dei membri europarlamentari da settecento cinque (705), a settecentoventi (720).

Quindi ad ogni paese europeo, secondo la nuova ridistribuzione è assegnato un numero di parlamentari da eleggere, come ad esempio, novantasei (96) in Germania, settantanove (79) in Francia, e settantasei (76) per l’Italia.

Il precedente parlamento europeo del quinquennio (cinque anni), che va dal 2019 a giugno 2024, è rappresentato dai seguenti gruppi politici.

Il partito più numeroso in seggi, è il partito popolare europeo (Ppe) con 177 membri europarlamentari, seguito dal gruppo dei Socialisti europei (S&d) con 140 membri, il gruppo dei liberali europei (Re) con 102 membri, il gruppo dei Verdi europei con 72 membri, il gruppo dei Conservatori europei (Ecr) con 68 membri, il gruppo della destra storica di Identità e democrazia (Id) ex antico gruppo europeo di Europa dei popoli (Edp) sciolta qualche decennio fa con 59 membri, il gruppo della sinistra radicale con 37 membri, ed infine gli europarlamentari non iscritti in nessun gruppo pari a 50 membri.

Il mio pensiero, ed opinione personale, ha una sola risposta ed è la seguente:

I cittadini europei risponderanno in maniera importante a questa importante consultazione elettorale?, chi vincerà queste elezioni?, che maggioranza, e che peso avrà nel parlamento europeo?.

La risposta a queste importanti domande è una sola, ed è che l’Europa tenendo presente le scorse consultazioni europee, con dei dati molto alti di astensionismo, risponderà abbastanza bene a questa tornata elettorale, le elezioni europee 2024 verranno vinte senza ombra di dubbio dalle destre storiche europee (Conservatori europei + Identità e democrazia), che secondo gli ultimi studi, e sondaggi elettorali, potrebbero diventare, ovviamente sommando i due gruppi storicamente collocati nell’orbita della destra europea ad essere il gruppo con maggiori membri numerici europarlamentari, e superare la soglia dei 177 membri, superando di fatto il gruppo del partito popolare.

Infatti secondo le ultime stime dei sondaggi per le elezioni europee di giugno 2024, il Partito popolare europeo (Ppe), i Liberali (Re), ed i Verdi, avranno una “Debacle” molto significativa ed importante, mai registrata nella storia delle consultazioni europee, mettendo ad un rischio abbastanza elevato la tenuta della maggioranza parlamentare (Ppe-S&d-Re), che ha eletto alla presidenza della commissione europea, la tedesca, rappresentante dei Cristiano democratici uniti tedeschi, e del partito popolare europeo (Ppe), la parlamentare Ursula Von der leyen.

Ma il vero ago della bilancia del futuro nuovo parlamento europeo, sarà la scelta di collocazione del partito ungherese del premier Victor Orban, infatti questo partito dopo l’espulsione dal gruppo dei popolari europei, dovrà decidere dopo questa consultazioni da quale parte sedere, nel gruppo dei conservatori europei, o nel gruppo di identità e democrazia?, credo, opinione personale, che il partito di Orban siederà dopo gli ultimi vertici, ed incontri, nel gruppo dei conservatori europei (Ecr), vicino ai parlamentari del premier italiano Giorgia Meloni.

Nell’ultimo parlamento europeo si è visto improntare una prova di dialogo di un campo largo di visione geopolitica di centro sinistra europeo, con il pieno sostegno dei Liberali europei (RE), la cosiddetta grande alleanza, ossia la coalizione politica programmatica del gruppo dei popolari, gruppo dei socialisti europei, e dei liberali, con l’elezione alla presidenza della commissione europea della Von der Leyen. Ci sarebbe molto da dire sulla sua elezione, del suo operato in commissione, e dell’esperimento della grande coalizione (Patto Ursula).

Riprendendo l’opinione personale su quello che è stato il precedente parlamento europeo, ci sarebbe da dire senz’altro che la politica estera, le decisioni intraprese molto ambigue, non risolutive e prive di assoluta trasparenza sulle problematiche delle guerre in Ucraina ed in Palestina, la politica economica europea, ed infine il problema mai realmente discusso e risolto in merito alla problematica dei flussi incontrollati dell’immigrazione clandestina, quindi la politica europea in generale intraprese da questa maggioranza è stata totalmente fallimentare, e priva assolutamente di identità politica europea. Tutto questo, secondo il mio modesto parere premierà elettoralmente, e nel computo dei seggi totali le destre storiche, ed identitarie europee, dei gruppi dei conservatori (Ecr), e quelli di identità e democrazia.

Il perché di tale fallimento generale sta a monte, innanzitutto i cattolici popolari non dovevano cercare una prova di alleanza politico programmatica con i socialisti europei visti i precedenti storici, e gli avvenimenti che sono successi nelle scorse politiche tedesche, perché non c’è nulla che possa unire i cattolici con i socialisti, e poi anche con i liberali, visto anche la totale diversità tra loro, nella visione di politica estera ed economica europea, totalmente diversa tra loro.

Ormai sono molti anni che durante le consultazioni politiche europee, sento dire, e pronosticare, dai vari sondaggisti, e testate giornalistiche italiane, ed estere dell’avanzata elettorale dei partiti di destra, ultra destra, conservatori, ed euroscettici, premettendo che i partiti di destra classificati euroscettici come il Rassemblement National francese (ex Front national) della Le Pen, il partito per la libertà di Geert Wilders in Olanda, Alternativa per la Germania in Germania, il partito del movimento fiammingo in Belgio di Valkeniers, e la Lega di Salvini in Italia, non sono assolutamente partiti contro l’Europa, o Euroscettici, ma hanno soltanto una evidente, e storica visione di Europa totalmente diversa da come la pensano, e la intendono i cosiddetti partiti storici europeisti.

Quindi per storia, e tradizione questi partiti europei di destra non possono in nessun modo essere etichettati come euroscettici, ma soltanto come partiti europei con una forte identità politica, economica, e religiosa ed una diversa visione di Europa tutto qui.

Concludo dicendo che se l’elettorato cittadino europeo sceglie di votare per i partiti della destra storica ci starebbe un motivo, e una logica, evidentemente, e senza ombra di dubbio, lo si fa per dare una voce, un segnale forte all’opinione pubblica, e alla politica europea che la visione di questa Europa non va bene ai cittadini europei.

Da cittadino italiano, ed europeo, non posso non augurarmi una viva, convinta , e massiccia partecipazione, a questa tornata elettorale per le europee di giugno, perché’ le elezioni siano esse politiche, amministrative, o europee sono un diritto, un dovere civico, e democratico di ogni cittadino italiano, o europeo, che ama, e vuol bene la propria patria, perché, la politica deve soddisfare il bene comune di tutti, e non per la singola persona.

Buon voto a tutti voi, cari fratelli Europei, e che vinca il migliore, auguri.

Viva L’ Italia, e viva L’ Europa.

Cantelmo Gian Piero

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