Intrecci Mediterranei: cultura e sport per la pace

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Il 6 aprile scorso, la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo della Pace è stata celebrata in un modo particolarmente significativo alla Pontificia Università Antonianum di Roma. In collaborazione con Oikos Mediterraneo, si è tenuto il Convegno “Intrecci Mediterranei: Cultura e Sport per la Pace“, un evento che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti di spicco del mondo accademico, politico e sportivo.

Tra gli interventi più rilevanti, quello del Presidente ESGR e ANICA Francesco Rutelli, di Mario Pescante, membro del Comitato Olimpico Internazionale, e del Premio Nobel per la Pace Riccardo Valentini. Ogni relatore ha portato il proprio contributo di idee e visioni, focalizzandosi sull’importanza dello sport come veicolo di pace e coesione tra i popoli.

Una menzione speciale merita l’intervento di Paolo Gentiloni, Commissario all’Economia della Commissione Europea, il quale, collegandosi in videoconferenza da Bruxelles, ha sottolineato il ruolo cruciale del Mediterraneo come crogiolo di culture e culla delle Olimpiadi. “Lo sport può aiutare ad aumentare armonia e coesione nel Mediterraneo”, ha affermato Gentiloni, evidenziando come le competizioni sportive possano diventare un linguaggio universale per superare divergenze e conflitti.

L’evento ha anche messo in luce la figura di Cristina Di Silvio, Director of International Relations for the European Community presso l’U.S.F.T.I. – United States Foreign Trade Institute e Vice Console dell’Istituto Internazionale per le Relazioni Diplomatiche della Commissione per i Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite. La Dr.ssa Di Silvio, con un ricco palmarès di riconoscimenti nazionali e internazionali, è stata protagonista di un intervento che ha colpito l’auditorio per passione e profondità.

La sua carriera è un esempio luminoso di come l’impegno diplomatico e la promozione delle relazioni internazionali possano essere efficacemente orientati verso il sostegno ai Paesi in via di sviluppo e la risoluzione di conflitti. Di Silvio ha parlato con fervore della necessità di costruire ponti di dialogo e cooperazione, non solo tra gli stati ma anche all’interno delle comunità locali, dove lo sport può giocare un ruolo decisivo nella promozione del rispetto reciproco e della comprensione.

La sua visione per un futuro in cui la diplomazia e lo sport si intrecciano per forgiare una pace duratura è una testimonianza del suo impegno a lungo termine per la democrazia e lo sviluppo sostenibile, specialmente nei contesti più sfidanti. Questo approccio è particolarmente rilevante oggi, in un’epoca in cui i conflitti sembrano moltiplicarsi anziché diminuire.

L’aspetto più emozionante del convegno è stata la richiesta unanime di una tregua olimpica durante i prossimi Giochi di Parigi. I partecipanti hanno sollecitato tutte le parti belligeranti a deporre le armi, almeno temporaneamente, per permettere al mondo di unirsi sotto la bandiera della competizione sportiva e dell’onore reciproco. Questo gesto simbolico, radicato nella storia antica delle Olimpiadi, è stato proposto come primo passo verso la risoluzione dei conflitti e l’avvio di un processo di pace duratura.

In conclusione, l’iniziativa “Intrecci Mediterranei” ha messo in luce il potere unificante dello sport e della cultura come strumenti di pace. Nel solco di queste riflessioni, la comunità internazionale è chiamata a riflettere sul proprio ruolo e sulle proprie responsabilità, con l’obiettivo di trasformare le arene sportive in palcoscenici di dialogo e rispetto reciproco, tracciando così la strada per un mondo più pacifico.

in foto: Salah Ramadan, imam della Grande Moschea di Roma, Efromova Marija, Ambasciatrice della Macedonia, e Cristina Di Silvio, Director of International Relations for the European Community presso lo United States Foreign Trade Institute e Vice Console dell’Istituto Internazionale per le Relazioni Diplomatiche della Commissione per i Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite

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